Con il decreto interministeriale del 2003 il Ministro delle Comunicazioni, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, e il Ministro per le Pari Opportunità hanno disposto, dopo una fase di sperimentazione, l’avvio definitivo del Servizio telefonico 114 Emergenza Infanzia. L’Associazione S.O.S. Telefono Azzurro è stata individuata come soggetto Gestore. Successivamente è stata stipulata tra il Ministero e il Gestore Telefono Azzurro la “Convenzione per l’affidamento della gestione del servizio di emergenza 114”. Nel 2006 una Commissione di valutazione, appositamente nominata, ha individuato come più idoneo il progetto presentato dall’Associazione SOS Telefono Azzurro per la gestione del servizio anche per i successivi 3 anni. Nel 2007 è stato avviata la vigilanza sulla qualità dell’attività e sull’utilizzo del contributo annuo svolta dal Ministro delle Comunicazioni, Ministro della Famiglia, il Dipartimento Politiche per la Famiglia, il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità.
Il servizio 114 Emergenza Infanzia si rivolge a bambini o adolescenti in situazioni di immediato pericolo per la loro incolumità, privati cittadini ke vogliono segnalare un’emergenza, servizi ed istituzioni coinvolte nella tutela dei bambin. E’ finalizzato a fornire, sul territorio nazionale, assistenza psicologica in caso di segnalazione di situazioni di emergenza nocive per lo sviluppo psico-fisico di bambini ed adolescenti, nonché ad attivare la rete di collegamenti di volta in volta necessari con le competenti strutture territoriali sanitarie, sociali e di sicurezza.
L’attività di risposta telefonica per il Servizio 114 lavora attraverso due centrali operative site a Palermo e a Milano e due Centri Territoriali (Padova e Firenze). Le emergenze del 114 sono riferite a casi di violenze sia all’interno che all’esterno del contesto familiare: abuso sessuale, maltrattamenti, trascuratezza, abbandono; casi in cui è il minore stesso che attua un comportamento auto lesivo: tentativi di suicidio, fughe da casa, assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche; situazioni in cui è un fattore esterno a determinare lo stato di emergenza: eventi catastrofici come terremoti, sequestri ecc. per cui oltre all’incolumità fisica, viene minacciata la salute psichica; comportamenti devianti, delinquenziali; messaggi e dialoghi dal contenuto violento o illegale diffusi attraverso internet e media.
Gli operatori del 114 valutano il grado di emergenza delle richieste pervenute, al fine di intervenire nei tempi e nelle modalità più opportune. Componendo il 114 risponde un operatore specializzato che accoglie la richiesta d’aiuto, fornisce un sostegno psicologico all’utente e attiva immediatamente i servizi e le istituzioni del territorio con cui costruisce, a seconda del caso, una rete d’intervento, di cura e di protezione, infine verifica l’efficacia del percorso. Le agenzie coinvolte in questo lavoro sono: Forze dell’ordine e di pubblica sicurezza,Tribunale per i Minorenni e Tribunale Ordinario, Strutture sanitarie di emergenza ,Comunità di accoglienza per minori Scuole e Provveditorati agli studi ,Enti Locali,Mass media ecc.
Il numero di emergenza è attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette; è gratuito ed è raggiungibile sia dal telefono di casa che dal telefonino. Ha sempre messo a disposizione esperti e specialisti in varie discipline per la gestione dei casi. Almeno è stato così fino al 31 dicembre 2009.
Data di scadenza del mandato di Telefono Azzurro. Data in cui si sono esauriti in maniera naturale contratti a tempo determinato per 25 collaboratrici impegnate nel primo livello di accoglienza della chiamata. Il servizio continuerà ad essere mantenuto con le risorse economiche disponibili nei prossimi 4 mesi di proroga, attraverso il lavoro di tutti i professionisti che hanno la funzione di affiancamento, coordinamento e formazione, così come le figure dei volontari e del volontariato del Servizio Civile.
“Con questo nuovo assetto, sono garantite quindi le stesse caratteristiche qualitative e quantitative del passato, funzionali al corretto svolgimento del servizio.” Sono le parole usate nel comunicato stampa del 13 gennaio 2010. Non è d’accordo la dottoressa Calabrò segretario generale Fisacat-CISL, regione Sicilia “non ci si può aspettare un servizio di qualità dal momento che licenziate le 25 collaboratrici e poi le 8 capoturno sono state sostituite dai giovani del servizio civile. Si rischia di danneggiare le persone a cui si da risposta. Abbiamo richiesto un incontro con il ministro.” L’associazione nonostante comprenda il disagio degli operatori licenziati, sostiene che i dati dimostrano che gli elevati standard siano stati mantenuti.
La sede di Palermo continuerà ad essere strategica in Sicilia e nel Mezzogiorno, anche perché non svolge solo il mandato del 114, ma garantisce anche l’efficienza delle altre linee di ascolto di Telefono Azzurro, in aggiunta alle importantissime attività nelle scuole (corsi di formazione su abuso, bullismo e sicurezza in internet per ragazzi, adulti e insegnanti) e le attività di sensibilizzazione sui diritti dei bambini da sempre obiettivo primario dell’associazione.