18 ius soli: il documentario sulle seconde generazioni che commuove e fa riflettere.

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Sul tema gia’ attiva la cisl di Messina che ha presentato l’associazione anolf 2g

 “Siamo un gruppo colorato, italiani ma colorati”. Così Ranali Fernando ha presentato i giovani dell’Anolf 2G di Messina, l’associazione degli italiani di seconda generazione che ha visto il suo battesimo ieri pomeriggio al Cinema Lux a conclusione della manifestazione con la proiezione, in anteprima regionale, del film 18 Ius Soli. “L’obiettivo – ha detto Ranali – è quello di raccogliere la parte giovanile delle comunità di stranieri presenti a Messina, così da rappresentare i problemi e le istanze di cui sono portatori. Sono molti i giovani nati qui o venuti qui piccoli e che risiedono a Messina, vanno a scuola qui ed è un numero destinato ad aumentare in futuro. Vogliamo evitare che questa presenza venga percepita come un problema dagli italiani. Non siamo una minaccia, non vogliamo portare via nulla. Vogliamo solo aprirci ai messinesi e favorire una integrazione a due sensi”. La presentazione dell’Anolf 2G è avvenuta al termine di un pomeriggio iniziato con la proiezione del film documentario 18 Ius Soli alla presenza del regista e produttore Fred Kuwornu. Un film che ha raccolto le voci degli italiani di seconda generazione in tutta Italia raccontando la loro condizione e i loro problemi legati alla cittadinanza. “18 Ius Soli – ha raccontato Fred Kuwornu – è un documentario che presento a Messina grazie all’organizzazione della Cisl e dell’Anolf e che racconta le seconde generazioni, i ragazzi nati e cresciuti in Italia da immigrati. Le seconde generazioni vivono un grande problema, quello di non essere italiani sin dalla nascita, cosa che avviene in tutti i paesi moderni come America, Francia, Inghilterra. L’obiettivo – ha spiegato il regista che vanta esperienze cinematografiche anche con Spike Lee – è di sensibilizzare l’opinione pubblica per modificare la legge di cittadinanza, fare in modo che chiunque nasca in Italia sia considerato cittadino”. Il film ha commosso e impressionato i tanti presenti per le parole raccolte da Kuwornu. Parole e frasi sempre di speranza dei giovani intervistati che poi sono stati al centro dell’incontro-dibattito dal tema “Ius Soli: Diritto al Futuro” al quale hanno partecipato la segretaria nazionale della Cisl Liliana Ocmin, la segretaria regionale della Cisl Daniela De Luca, il responsabile regionale dell’Anolf Salvatore Daidone, il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese, i responsabili dell’Anolf di Messina Dino Calderone e Nimal Premasiri Jeanando, il responsabile regionale dell’Ufficio Migrantes Santino Tornesi, l’assessore alle Politiche Integrazione Multietnica del Comune di Messina Dario Caroniti e il regista del docu-film Fred Kuwornu.

“E’ un impegno che viene da lontano quello della Cisl – ha spiegato Liliana Ocmin – e cioè garantire la voce di oltre 900mila ragazzi che rivendicano giustamente il loro diritto alla cittadinanza. Ragazzi che nascono in Italia o vengono in tenera età, crescono come italiani e si sentono italiani ma a 18 anni trovano difficoltà burocratiche come l’ottenimento del permesso di soggiorno. Sono considerati immigrati ma immigrati non sono. Secondo noi, bisogna riformare la legge sulla cittadinanza secondo il principio del Ius Soli”.

“La Cisl di Messina – ha detto il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese – da vent’anni è impegnata a favorire tutela e integrazione agli immigrati nel nostro territorio. Le società multirazziali e multiculturali rappresentano da sempre dinamicità, crescita sociale ed economica. Accanto ai genitori arrivati a Messina per lavoro, oggi siamo in presenza di tantissimi giovani che rappresentano il nostro futuro. A loro rivolgiamo la nostra attenzione, per loro ci impegniamo per costruire insieme la nostra nuova Messina”.

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