E’ questa la cifra che il Decreto del Fare (art. 18 co. 8 decreto-legge 21 giugno 2013, numero 69) ha previsto per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle istituzione scolastiche, con particolare riferimento a quelle in cui è stata censita la presenza di amianto. La somma è stata messa nella voce di spesa del bilancio dello Stato per il 2014, ma per poterne usufruire gli Enti proprietari degli immobili dove si svolgono attività scolastiche devono presentare i progetti esecutivi, immediatamente cantierabili entro 15 Settembre 2013.
E qui incominciano le dolenti note. Siamo stati capaci di progettare la Tranvia, Il Palazzetto dello Sport, Lo Stadio San Filippo, Il Palacultura e tanto altro, vuoi vedere che proprio sul binomio Scuola-Amianto non riusciamo ad accedere ai fondi ?
La domanda non è peregrina, perché è previsto che le risorse sono ripartite a livello regionale per essere assegnate agli enti locali proprietari degli immobili adibiti all’uso scolastico sulla base del numero degli edifici scolastici e degli alunni presenti in ciascuna regione. L’assegnazione agli enti locali è effettuata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca entro il 30 ottobre 2013 sulla base delle graduatorie presentate dalle regioni entro il 15 ottobre 2013. A tale fine, gli enti locali presentano alle regioni entro il 15 settembre 2013 progetti esecutivi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.
In altri termini se il Comune e la Provincia entro il 15 Settembre non presentano i progetti saranno esclusi dal finanziamento e i soldi non spesi andranno ripartiti in misura proporzionale tra gli enti virtuosi.
Ma non basta per gli enti virtuosi e al fine di raggiungere l’obiettivo d’eliminare l’amianto dalla scuole è previsto che i sindaci e i presidenti delle province interessate operino in qualità di commissari governativi, con poteri derogatori rispetto alla normativa vigente e sino al 31 dicembre 2014.
Mi rendo conto che su questo terreno lo scontro tra i politici e i loro supporters è sempre stato molto alto, e che le recriminazioni tra chi accusa i vecchi assessori e chi accusa i nuovi d’immobilismo fioccano da destra a sinistra. Ma l’amianto è da togliere senza se e senza ma e perdere questa occasione sarebbe veramente un atteggiamento criminogeno.
E poiché noi del carrettinodelleidee pensiamo che oltre la protesta vi deve essere anche la proposta e possibilmente realizzabile, siamo andati a verificare quale soluzione potevamo fornire come contributo alle nostre amministrazioni. Pertanto e a solo titolo di suggerimento rivolto al Comune e alla Provincia poniamo alla loro attenzione L’Osservatorio Nazionale Amianto-onlus che è in grado di presentare progetti esecutivi per la realizzazione degli interventi di bonifica essenziali, entro i termini previsti della legge e cioè il 15 settembre 2013 (http://onanotiziarioamianto.it/),
Rimanendo comunque speranzosi che il suggerimento sia superfluo e che sappiano benissimo cavarsela da soli.
Pietro Giunta.