A Sinistra e oltre il Partito Democratico

Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, CGIL, Verdi, CMdB, Socialisti, l’ANPI, i comitati del Bene Comune di Napoli e Sicilia, sono questi gli invitati all’incontro dibattito che si terrà a Messina, presso il Salone della Bandiere di Palazzo Zanca, la casa comunale, lunedì 30 Gennaio alle 17,30, con l’On. Stefano Fassina. L’occasione è la presentazione di un nuovo soggetto politico, Sinistra Italiana. Immaginato dai parlamentari del PD contrari alle politiche renziane e dai parlamentari di SEL che come noto si è sciolta, questo soggetto politico dovrebbe raccogliere le anime della sinistra che in questi decenni si sono divise in mille rivoli.

La sfida non è facile e l’incontro dibattito con l’On Stefano Fassina s’inserisce in quel percorso costituente che dovrebbe portare al primo congresso fondativo di Sinistra Italiana che si terrà a Rimini il 17-18-19 febbraio, idealmente precedenti sono le assemblee provinciali del 4 e 5 febbraio che dovrebbero nelle varie realtà locali raccogliere le istanze e le richieste di una politica autenticamente di sinistra che viene dal territorio e nominare i delegati che parteciperanno al congresso.    

A presiedere e coordinare l’incontro dibattito sarà il consigliere comunale di CMdB Maurizio Rella, nella sua veste di coordinatore regionale di Futuro a Sinistra del comitato promotore di SI. Ed è proprio a lui che abbiamo rivolto le nostre domande per saperne di più di quest’ennesimo tentativo di ricompattare le forze di sinistra.  

Davanti a una sinistra nazionale divisa in mille rivoli cosa dovrebbe rappresentare SI?

E’ vero che il sistema dei partiti è in crisi e davanti ad una perdita di credibilità da parte dell’opinione pubblica. Questo è fuori di dubbio, ciò non significa che sia la stessa cosa a Destra al Centro o a Sinistra. Io credo che a Sinistra la crisi parta da lontano e trova il suo fondamento nella propensione alla divisione che c’è sempre stata, una sorta di condanna dalla quale non si riesce ad uscire fuori in questo paese. Abbiamo avuto molti tentativi; la Sinistra Arcobaleno, il movimento d’Ingroia, SEL. Purtuttavia, non significa che questo Paese non abbia bisogno di una Sinistra forte e unita, soprattutto davanti al progressivo allontanamento dalle tematiche di sinistra portate avanti dal PD di Renzi. Nasce da questo l’esigenza di un nuovo soggetto di sinistra che sia popolare e torni tra la gente.

 A livello cittadino, pensa che SI possa unire e conciliare le numerose “sinistre” oggi presenti a Messina?

SI è un nuovo soggetto politico che ha la sua autonomia e la sua originalità, ciò non significa che non si debba dialogare e tenere in considerazione le altre forze, anche residuali, di sinistra. Noi dobbiamo essere capaci di trovare le ragioni che ci uniscono piuttosto che quelle che ci dividono. Non si potrà pretendere di spaccare il capello in quattro come tendenzialmente la sinistra è portata a fare su qualsiasi tema ma trovare quelle 4 o 5 cose sui quali unirsi e combattere uniti, cercando di portare avanti il progetto politico di cui questo paese ha fortemente bisogno. E’ chiaro che ci sono forze residuali che partono da un livello di rappresentanza (percentuali pari dello 0,01 % nazionale) minimale e che hanno una difficolta a decollare maggiore. Ciò detto spero possano avere una visibilità all’interno di SI che li possa fare uscire fuori dal gap inziale delle loro percentuali minoritarie.

Questo nuovo soggetto politico come si pone rispetto ai temi Nazionali e Internazionali dell’Europa, degli immigranti e della sempre maggiore richiesta di sicurezza della società civile?

SI su questi temi già oggi è rappresentata dai politici cha ha a livello parlamentare, alla Camera e al Senato, sono confluiti nei suoi gruppi parlamentari, i membri di SEL che si è sciolta e fuoriusciti dal PD. In questo senso a livello Europeo noi pensiamo che sia possibile un piano B. Un piano che abbandoni la politica dell’austerity e del neoliberismo, che noi osteggiamo in ogni modo, a favore di politiche europee di solidarietà che si rivolgano alle economie più deboli – e non massacri le Nazioni come è avvenuto in Grecia

In merito al fenomeno immigratorio, con intere popolazioni che si spostano, l’Italia deve essere un paese accogliente. Noi siamo per un’Europa di popoli e solidale nei confronti dei nostri fratelli più deboli, dove ci sono guerra e miseria noi dobbiamo aprire le nostre frontiere. E’ chiaro che ci deve essere una regolamentazione e anche sul piano della sicurezza, senza demagogia e populismi, si devono approntare percorsi che contrastino l’illegalità o il terrorismo.

Qual è il significato della presenza dell’On Stefano Fassina a Messina ?

Pur avendo iniziato il suo percorso un anno addietro ancora deve vedere la sua nascita. La data fissata per la sua nascita è il 17,18 e 19 Febbraio a Rimini dove si terrà il primo congresso Nazionale e dove verrà approvato lo Statuto del partito. (E’ già presente la pagina ufficiale online, con possibilità d’iscriversi e ricevere un numero personalizzato che consentirà d’interagire direttamente influenzando con le necessarie maggioranze le decisioni e le politiche di SI).

In questo contesto e per la prima volta l’On Stefano Fassina viene in Sicilia e a Messina, la sua presenza ci fa onore e qualifica molto questo percorso costituente.  Sarà un momento di dibattito e di confronto dove si potranno esporre le proprie tesi, ma soprattutto saremo posti all’ascolto. Si creerà un tavolo dove ognuno potrà dare il proprio contributo. Del resto è questo il lavoro che deve fare la sinistra, rispondere a quelle istanze riemerse dopo il referendum del 4 dicembre. Attaccati alla Costituzione, con le nostre battaglie, tornando tra la gente, tra i cittadini, nelle piazze e rivolti alle necessità, ai più poveri e agli ultimi.   

@PG