Start up in grande stile per “About Rock”, la rassegna di musica rock alla sua prima edizione a Messina, che si svilupperà tra concerti, mostre e conferenze. Sul palco del Centro Multiculturale Officina vedremo, il 30 Gennaio, due dei gruppi più apprezzati del panorama musicale italiano, in Italia e all’estero: i “Caron Dimonio” e gli “Spiral69”. Apriranno la serata i “Nevica su quattropuntozero”.
“Alone” è il titolo dell’ultimo album degli Spiral69, band romana che ha creato un sound molto particolare, fortemente rock e tendente alle sonorità new wave. Questo progetto li ha portati in tour per l’Europa e ha permesso di loro di intrecciare importanti collaborazioni come l’ultima con Steve Hewitt, ex batterista dei Palcebo. Nei prossimi mesi, inoltre, apriranno alcuni dei concerti dei “Cure”, storica band inglese capitanata da Robert Smith. “I diari miserabili di Samuel Geremia Hoogan” é il secondo disco di “Nevica su Quattropuntozero”, il nome dietro il quale si cela il musicista livornese Gianluca Lo Presti, che ha definito il suo lavoro come “un disco devastante”, in riferimento alla sua gestazione, così dolorosa a tal punto che probabilmente all’album seguirà una lunga pausa. Già dal titolo è chiaro che si tratta di un disco molto personale, uno sguardo allo specchio, una crisi profonda d’identità, di scelte, futuro ed ego. Apparentemente un’azione coraggiosa. Realmente, una necessità. Sono storie di amputazioni, di promiscuità, di individui borderline, di vite che passano, di salmi senza parole e di felicità tossiche. Perché ai confini dell’io si perde la coerenza, la pace interiore, la lucidità e a volte anche la speranza. Gianluca Lo Presti è anche un noto produttore della scena indipendente italiana ed ha realizzato alcune significative produzioni musicali di artisti come Tying Tiffany, Simona Gretchen, Cosmetic, Gattamolesta, Bevano Est, Vanity. Tra questi, nel Novembre del 2013, hanno fatto il loro ingresso al “Lotostudio” di Filetto (Ravenna) i Caron Dimonio, un duo di base formato da Giuseppe Lo Bue, (cantante e chitarrista nei Dna2 alternative rock band) che si occupa dei suoni synth/drum machine, della chitarra e della voce, e Filippo Scalzo (già bassista dei Ligeya e Black Veils) al basso. Il progetto è nato alla fine nel 2012 nella camera di Giuseppe Lo Bue, dove le prime bozze delle canzoni hanno preso forma, sviluppandosi poi attraverso le linee di basso di Filippo Scalzo. Le canzoni si ricollegano a sonorità Post Punk/Electro anni 80 con “spruzzate” di noise, i testi (ermetici, non narrativi) affrontano tematiche suggestive e decadenti, le strutture dei pezzi sono minimali. Nel marzo 2013, Gianluca Lo Presti con la sua Disco Dada Label si è occupato della produzione di “Gestalt” il primo demo EP. Di lì a poco, grazie ad internet e ad un produttivo passaparola, i Caron Dimonio hanno cominciato a suonare in molti club del centro/nord Italia, al fianco di band del calibro dei Soviet Soviet (Post Punk IT) e KVB (Electro Dark UK). Il 13 dicembre hanno chiuso il tour 2013 al Covo club di Bologna aprendo il live dei Chameleons, band Dark Wave fra le più rappresentanti e influenti degli anni ’80. La band è attualmente in tour in tutta Italia e ha già suonato in Sicilia (a Palermo e a San Cataldo) a Dicembre, occasione che mi ha premesso di porre alcune domande al cantante dei Caron Dimonio, Giuseppe Lo Bue.
Dalla pubblicazione del vostro primo album “Gestalt” uscito nel Marzo del 2014 come si è sviluppata la vostra carriera musicale?
Non ci affacciamo solo adesso sulla scena musicale. Filippo ha militato in passato in altre band bolognesi e tutt’ora suona anche nei Black Veils, band New Wave bolognese. Io dal 2001 al 2008 ho suonato nei Dna2, alternative rock band che mi ha permesso di girare festival e rock club di tutta Italia. Riguardo ai Caron Dimonio è uscito il primo EP con 5 brani nel 2013, sempre dal titolo “Gestalt”, prodotto da Gianluca Lo Presti, produttore attivo da anni nella scena indipendente Italiana, che considererei quasi il terzo componente dei Caron Dimonio, è stato fondamentale il suo supporto tecnico per la riuscita del progetto. A Messina e durante il tour apre quasi tutti i nostri concerti con il suo progetto electro cantautoriale “Nevica su 4.0”. Nel maggio 2014 è uscito il “Gestalt” LP con 11 brani, sempre prodotto da Gianluca, e abbiamo ricominciato con il tour. Grazie ad un produttivo passaparola e alle buone recensioni sono ricominciati i concerti. Nell’Ottobre 2014 la neonata etichetta modenese “Atavic records” ha deciso poi di ristampare “Gestalt” LP, e la casa di moda “Gaudì” ha inserito “Tre”, brano strumentale contenuto nell’album, in un suo spot.
Da dove viene il nome del gruppo “Caron Dimonio”?
Caron Dimonio era il demone che nell’inferno di Dante (e non solo) traghettava le anime dei morti negli inferi. Già di per sé mi piaceva il suono di queste 2 parole, nei testi dei Caron Dimonio la suggestività delle parole è importante quanto la loro musicalità. Riguardo alla scelta del personaggio basta ascoltare le nostre canzoni per capire perché un personaggio/demone letterario del genere é adatto a identificarci. Morte e tematiche esistenzialiste sono molto presenti nelle nostre canzoni.
Qual è il pezzo di Gestalt a cui sei più affezionato e perché?
Non saprei, è come chiedere ad un padre a quale figlio è più affezionato
In Emilia Romagna siete una realtà già consolidata, come sta rispondendo il pubblico nel resto d’Italia?
Direi che anche fuori dall’Emilia Romagna il pubblico è molto attento e curioso. Di norma nel momento in cui un organizzatore decide di invitarci a suonare sa già che quello che sta portando dovrebbe suscitare interesse nel giro di gente che gravita nei relativi club.
Quali sono le prossime date del vostro tour?
30 gennaio Messina (Officina), 31 gennaio Trani (Korova club), 1 Febbraio Bari (Flying Circus), 14 febbraio Cesena (Magazzino Parallelo). Sono in ballo altre date in giro per l’Italia ma non sono ancora ufficiali.
State già lavorando al prossimo album?
Sì abbiamo già preparato i provini delle canzoni nuove e ci stiamo lavorando. Contiamo di entrare in studio ad Aprile e di farlo uscire il prossimo inverno.
Ufficio Stampa About Rock
Sonia Sabatino
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