Messina. Il partito regionale Sicilia Futura presenta una mozione di sfiducia per l’ancora Sindaco di Messina, Renato Accorinti, illustrando Documento Programmatico con annessi i “molteplici motivi giuridico-amministrati” che la città risente.
Dopo Piero Adamo di Siamo Messina, a scendere in campo è Sicilia Futura che cerca disperatamente 16 consiglieri che firmano la richiesta di sfiducia nei confronti del Sindaco di Messina, accusato di inadempienza del programma elettorale e di incompetenza amministrativa.
Riuniti a Palazzo Zancla, i consiglieri comunali Elvira Amata, il deputato regionale Marcello Greco, il coordinatore cittadino Salvo Versace, Nino Carreri, il vice presidente Nino Interdonato, il presidente dell’ Ersu Fabio D’Amore, accompagnati dall’ Onorevole Beppe Picciolo, leader del gruppo, si dichiarano contro e non alleati di questa amministrazione concretizzando la discussione sull’emergenza acqua.
Ad aprire le danze è Salvo Versace che pone l’attenzione al disagio idrico come “ultimo tassello che ha costretto ad analizzare ‘l’emergenza sindaco’ in maniera severa” e di conseguenza sulla Politica “che si deve riappropriare del suo compito.” Oltre a voler sfiduciare Accorinti, Marcello Greco si concentra sulla richiesta, per il bene dei cittadini, di coalizioni con gli altri patiti politici.
L’ Onorevole Picciolo si interroga invece su come mai il PD, loro partito di riferimento non appoggiano la mozione e cambiano improvvisamente rotta insieme all’ UDC. Daniele Santi Zuccarello chiarisce la sua posizione dando immediata disponibilità alla mozione di sfiducia, insieme ai suoi colleghi Antonella Russo, Donatella Sindoni e Nora Scuderi , “adesso siamo in 11, non più in 7.” Ad intervenire in seguito è Elvira Amata che dice basta ai “dilettanti allo sbaraglio” e in linea d’onda con Rita La Paglia, afferma ”populismo e il qualunquismo recano solo danni a questa città.”