Qual è il destino dei nostri nipoti, dei nostri figli? Non è facile immaginarlo. Ma se non verrà smaltito correttamente l’amianto, se non verranno meno le discariche urbane, il loro destino è altamente prevedibile.
Ambiente. Messina e il cancro destinato ai nipoti
Ad un giorno di distanza dalla Giornata della Terra, celebrata il 5 giugno, la Redazione de Il Carrettino News lancia la rubrica “Messina e il cancro destinato ai nipoti” volta a documentare e informare sulla bomba ecologica che è Messina. Ormai da troppo tempo, i messinesi sono abituati a vedere la città sporca. Una vera e propria consuetudine che trova la sua origine sia nella cattiva gestione della pulizia cittadina da parte delle amministrazioni comunali sia nella intrinseca maleducazione del messinese.
I buoni esempi delle associazioni cittadine che si dedicano all’organizzazione di raccolta dei rifiuti in giro per Messina, come PuliAmo Messina e Messina Attiva, non possono fare nulla contro la bomba ecologica cittadina: tonnellate di materiale altamente pericoloso per l’uomo viene depositato clandestinamente nelle zone più impervie, ma frequentate, della nostra città.
Le nostre discariche accolgono mobili di casa, vecchi indumenti, teiere, latte di vernice, materassi. Intere abitazioni, intere vite che vengono depositate illegalmente senza un corretto smaltimento. Finché fossero soltanto abbigliamenti e mobili non vi sarebbero eccessivi problemi, se non quello di inondare luoghi pubblici di rifiuti. Ma quando si tratta di pneumatici, amianto, cisterne eternit e solventi chimici una discarica illegale si trasforma in uno strumento di distruzione di massa che può condurre persino alla morte. Difatti, l’inalazione delle fibre di amianto conduce alla formazione di tumori ai polmoni e anche casi di mesotelioma pleurico, dovuti al danneggiamento delle cellule della pleura.
La discarica di amianto di Viale Giostra:
Il nostro viaggio parte dal Viale Giostra, all’altezza della rampa di accesso alla galleria San Jachiddu, nei pressi di una stazione di servizio e dietro uno dei più frequentati supermercati della zona. Ci troviamo sotto uno dei piloni dell’autostrada. Alla sua base troviamo soltanto rovi che nascondono innumerevoli lastre di amianto: ovvero le protagoniste del futuro dei nostri nipoti, dei nostri figli, dei futuri abitanti della città.
Apparentemente sono più di dieci le lastre visibili, probabilmente appartenevano al tetto di uno stabile. Sfortunatamente non sappiamo quale. Oltre a quelle visibili e riconoscibili, nei rovi sotto il pilone è possibile individuarne moltissime altre. Non sappiamo quante, ma sicuramente troppe. Nel sito in cui sono poste, il vento soffia costantemente, trasportando con sé le fibre di amianto. A fare compagnia alla bomba ecologica e al pilone c’è anche una gru abbandonata.
Se non si interverrà subito nel disinnesco del primo ordigno, il futuro di chi frequenta i posti attorno a quel pilone potrebbe essere prevedibile e disastroso. Invece, chi abbandona materiale altamente dannoso per l’uomo è sicuramente un criminale.