Arriva da mosca il monumento donato da fondazioni russe

Con un iliushin76 sarà trasportato da mosca il monumento ai marinai russi donato da due fondazioni governative russe

E’ ormai completato il basamento del monumento ai marinai russi che sabato 9, il Centro per la Gloria nazionale di Russia, la Fondazione Sant’Andrea Apostolo di Mosca ed il Fondo internazionale della Cultura slava, doneranno alla città di Messina nel corso di una cerimonia che si terrà nello spazio a verde di fronte la Madonnina del porto di Messina. Il sindaco, on. Giuseppe Buzzanca, con il presidente della provincia regionale, Nanni Ricevuto, hanno definito con il Console generale della Russia a Palermo, ministro plenipotenziario Vladimir Korotkov, i dettagli della cerimonia di scopertura dell’opera di Vassily Selivanon, realizzata sul modello che, nel 1911, aveva ideato lo scultore Pietro Kufferle, e che oggi è conservato a bordo della nave museo Aurora a S.Pietroburgo. Giovedì 7 , alle ore 11, a Palazzo dei Leoni, nel corso di una conferenza stampa, sarà presentato il programma dell’intera manifestazione.
La Fondazione di Sant’Andrea ed il Centro della Gloria nazionale, con la partecipazione dei Ministeri della Federazione Russa e per le Situazioni di emergenza, della Difesa, degli Affari Esteri, del Governo di Mosca e l’Amministrazione comunale e provinciale di Messina, hanno curato il programma internazionale “Russkiy Mir” con il quale, oltre a rendere omaggio all’opera dei marinai russi che hanno partecipato agli interventi dopo il sisma del 1908, è prevista anche l’installazione di una lapide commemorativa a Reggio Calabria e l’inaugurazione, a Taormina, del busto dell’Imperatore Nicolay II, il quale all’inizio del XX secolo ha visitato Taormina per ben tre volte.
 
Dall’otto al nove giugno la nave della Marina Militare Russa, Caesar Kunikov, la maggiore nave anfibia della Flotta russa del mar Nero, sarà prima a Taormina e poi a Messina con a bordo la BSF, la Banda Navale della Flotta. L’unità è al comando del capitano di fregata Bezoluk Aleksey. Il Ministero per le situazioni di emergenza della Federazione Russa ha messo a disposizione due aerei, un Iliushin76 per il trasporto del monumento dei marinai, del busto di Nikolay II e della lapide commemorativa; ed un Ilyushin 62 per il trasferimento della delegazione in Sicila. All’indomani del sisma che distrusse la città, tre unità della squadra navale russa, l’incrociatore “Makaroff” e le corazzate “Slava” e “Tzésarévitch”, e poi anche l’incrociatore “Bogatyr”, gettarono le ancore per prestare soccorso con i loro equipaggi alla popolazione terremotata, già dall’alba del 29 dicembre 1908, successivamente insieme ai marinai delle cannoniere Giljak e Koreec, provenienti da Palermo. A queste navi battenti la bandiera imperiale si unì anche il vascello di linea della flotta del Baltico “Gloria”, che trasportò feriti e superstiti da Messina a Napoli. Per testimoniare il legame con la città, risalente ai soccorsi ricevuti dalla Divisione navale orientale della Flotta russa, nei mesi scorsi il sindaco Buzzanca ed il presidente Ricevuto si erano incontrati con il vice presidente del centro per la National Glory of Russia e della Fondazione Sant’Andrea, Michail Yakushenv, con il quale si era definita l’intesa per realizzare l’iniziativa, assunta direttamente dalle due Fondazioni di cui è presidente il ministro della Protezione civile e delle Situazioni d’emergenza del Governo di Mosca, Vladimir Yakunin, che è anche a capo delle Ferrovie russe e che sarà a Messina il prossimo 9 giugno per l’inaugurazione del monumento.
 
I dettagli della cerimonia, a cui parteciperanno tra gli altri l’Ambasciatore russo in Italia, Alexei Meshkov, e l’Ambasciatore d’Italia a Mosca, Antonio Zanardi Landi, prevedono che la Città e la Provincia di Messina donino la riproduzione della medaglia incisa da Donzelli, consegnata il primo marzo 1911, ai marinai dell’incrociatore russo Aurora, che collaborarono allo spegnimento di un incendio nella baracca teatro, nei pressi del porto. Tra l’equipaggio della nave vi erano 50 marinai, protagonisti degli aiuti alla popolazione terremotata nel 1908, ed il Comune per quell’occasione, fece coniare una medaglia, che fu consegnata allo Stato maggiore dell’Aurora, poi trasformato in museo galleggiante nel porto di Leningrado, oggi S. Pietroburgo. Intorno agli anni trenta si persero le tracce di quella medaglia che ora verrà riposta insieme agli altri cimeli che a bordo dell’Aurora, ricordano quelle pagine di storia.