Luigi Sturniolo, il Consigliere di Cambiamo Messina dal basso, comincia a toccare con mano il detto che in politica non sempre quello che si dice corrisponde a quello che poi nelle segrete stanze dei gruppi consiliari del Comune si attua, si organizza o si dispone. Per questo, forse un po’ ingenuamente, questi Assessori e Consiglieri che non vengono dalla Politica e dai Partiti tradizionali si trovano sempre più spesso spiazzati e, per usare un eufemismo, politicamente affondati. Ne a lenire le ferite può essere sufficiente l’indirizzo e l’invito dell’Amministrazione Accorinti alla ripetuta e reiterata collaborazione con tutte le istituzioni a prescindere dall’appartenenza.
Per riprendere parzialmente la citazione di una collega (D.L.T), possiamo dire che lo scontro si è consumato tra la “sporca” politica di beni comuni e quella “pulita” dei Beni del Comune e l’occasione è stata data da un Ordine del Giorno presentato dal Consigliere dell’U.D.C. Franco Mondello, nel quale non si sono voluti accogliere i rilievi di Cambiamo Messina dal Basso. Dobbiamo precisare che tecnicamente non vi è nulla da eccepire anche perché effettivamente gli O.d.G. non possono essere emendati in aula ma evidentemente la cosa non è andata giù.
“Io (in Consiglio), ci dice Luigi Sturniolo, ho enumerato una serie di casi in cui ci hanno sbattuto le porte in faccia: avevamo chiesto che l’Ufficio di Presidenza, composto da tre persone, fosse uno di maggioranza e due alle due minoranze in Consiglio (Cambiamo Messina dal Basso e Siamo Messina) ed hanno detto no. Poi avevamo chiesto la Presidenza della Commissione Beni Comuni perché sia numericamente che nel merito ritenevamo ci toccasse, anche perché vi avevamo lavorato per tempo ed era stata uno dei punti cardini delle nostra campagna elettorale e anche questa ci è stata negata. Vi è stato un disegno politico ben chiaro, tanto che tutti i gruppi hanno una presidenza di commissione tranne noi. Addirittura ne ha uno anche “Siamo Messina” che numericamente sono solo due e come noi sono una minoranza. E infine, la cosa più grave in assoluto si è verificata in occasione della nomina dei componenti della commissione elettorale (art. 15 co.5- DPR 20 marzo 1967, n. 223) nella quale per legge è prevista la presenza della minoranza, basta che prendano tre voti. Pertanto è costume “politico” che la maggioranza si nomini il proprio commissario e le minoranze facciano lo stesso. Nel nostro caso correttezza avrebbe voluto che ci fosse stato permesso di votare il componente del nostro gruppo che avevamo scelto ed invece sono usciti 4 Sturniolo ( i voti compatti di Cambiamo Messina dal Basso) e 8 Fenech (i voti della maggioranza). In altri termini loro hanno deciso quale dovesse essere il nostro candidato. La stessa cosa si è verificata in occasione della nomina dei sostituti.”
Dopo questa premessa siamo stati incuriositi da questo O.d.G che ha fatto scoprire a Sturniolo la “buona “politica e che ha visto i consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso spaccarsi con due voti contrari e uno a favore. Per questo siamo andati a sentire il Consigliere dell’U.D.C. Franco Mondello.
“Premesso che il nostro ordinamento impone di gestire i beni patrimoniali dell’Ente Locale secondo il principio dell’efficienza e dell’efficacia, in quanto con la recente riforma si è stabilito che i Bilanci non sono più costruiti solo su strumenti finanziari ma anche su strumenti patrimoniali che devono comunque avere un’utilità, o in termini di servizio o finanziari. Ad es. li utilizzi per fini istituzionali (Scuole, piscine o il Palazzo di Giustizia) o attraverso operazioni di locazioni, concessioni e quant’altro. Ecco che io come primo firmatario ed altri 25 Consiglieri Comunali abbiamo voluto…anzi hanno contribuito con le loro idee e con i loro suggerimenti a costruire un O.d.G. (linee guida sulla concessione sui beni demaniali disponibili ed indisponibili) che è una piattaforma d’indirizzo politico amministrativo affinché si rediga un regolamento, stante che il Comune non è dotato di un regolamento di tutti i beni”
Prima di continuare ed entrare nel merito politico del provvedimento è obbligo precisare che è proprio su questo punto, cioè non essere stato ammesso alla costruzione dell’ O.d.G, che si muovono i rilievi di Sturniolo: “prima mi fai le aperture (Modello) poi te le neghi e fai la prova di forza…Io gli ho dato tutto il lavoro che avevo fatto…e poi il capogruppo dell’U.D.C., Mario Rizzo, quando era stato presentato questo O.d.G. aveva detto che non era un testo blindato e che si poteva discutere. Lo stesso Mondello mi ha mandato il testo, una domenica l’ho chiamato e gli ho detto: mi mandi il testo perché ci vorrei lavorare sopra e lui mi ha risposto: sono molto contento se possiamo collaborare. Ed io ho continuato a lavorare… lui sembrava disponibile ad accettare contributi…”
Ma vediamo quali sono le implicazioni politiche e lo facciamo precisando che la storia si ripete ed è sempre la stessa, quella del Pinelli, a confermarcelo è lo stesso Sturniolo. “Un po’ questa cosa traeva spunto dalla discussione che c’è stata intorno alla questione del Pinelli…poi in realtà e in generale affronta la questione del patrimonio comunale”.
Ma per apprezzare la “buona “politica continuiamo a sentire Mondello.
“I beni patrimoniali non vengono inseriti nel piano economico di gestione. Ad esempio abbiamo notato che molte scuole sono state restituite malamente (senza manutenzione, abbandonate a se stesse e non formalmente riconsegnate all’inventario del Comune di Messina) e questo ci ha portato a richiedere un regolamento che disciplini la materia. Affinché ogni Dirigente che abbia un bene del Comune nelle competenze del Dipartimento, lo debba inserire negli obiettivi del piano economico di gestione e pertanto ogni anno deve relazionare e dire quel “bene” chi ce l’ha, a quale titolo, per quale attività, quali servizi produce…quale utilità deriva da quel bene. E allo stesso tempo abbiamo immaginato quali Beni possono essere concessi dietro il pagamento di un canone ricognitivo e quali attività vi si possono compiere….io ho visto le correzioni proposte da Messina cambiamo dal Basso perché il collega Sturniolo ha avuto la delicatezza e la gentilezza di additarmi gli emendamenti gli che loro volevano fare…niente di sconvolgente, solo un concetto che in questo O.d.G non è contemplato. Cioè, loro parlano di beni comuni. Un concetto nuovo che ad oggi nel nostro ordinamento giuridico e legislativo non esiste secondo una filosofia …quella del Prof. Rodotà, che fice che vi sono beni comuni inalienabili come l’acqua, come l’aria e come il cibo. In altri termini loro volevano inserire in questo O.d.G. anche i beni che sono di tutti. In altri termini abbiamo detto all’amministrazione: predisponi un regolamento e se vuoi inserire questi concetti lascialo aperto e individua i beni comuni e poi sarà il Consiglio a decidere… si vuole smontare il concetto dualistico di bene privato e pubblico inserendo un terzo elemento, il bene comune.”
E’ ovvio che in questi termini il discorso del consigliere Mondello non fa una grinza, salvo per due ordini di principi che si riferiscono entrambi al concetto di bene comune. L’acqua, l’aria, il paesaggio più che appartenenti al “terzo elemento” di bene comune sono su un piano più alto, una sorta di sfera che comprende sia il privato che il pubblico e gli interessi tutelati e le leggi che li riguardano sono differenti. L’uomo e la costituzione la sfera, le altre leggi la dualità. Il secondo rilievo è che questa semplicistica e poco ortodossa spiegazione può essere applicata anche all’attività dell’uomo ed è in questo campo che si voleva esplicare l’attività politica di Cambiamo Messina dal basso, come conferma Sturnmiolo.
“ Gli immobili che il Comune ha possono essere gestiti in diversi modi. Possono essere dismessi, possono essere dati in concessione anche per attività economiche vere e proprie. Io avevo chiesto che nell’O.d.G fosse inserita la questione degli usi civici e cioè che una parte del patrimonio Comunale potesse essere trattato come bene comune. Cioè un bene che fosse regolamentato attraverso un regolamento d’uso e quindi distinguere tra i beni che venivano dati in concessione attraverso un aggiornamento degli usi civici ed inserire tra i soggetti che possono usufruirne non solo le associazioni ( che sono regolamentate ) ma anche i comitati di scopo ed i gruppi informali”,.
Dopo questa lunga disamina possiamo dire, senza voler essere presuntuosi, che si è trattato di una vera e propria azione politica, senza che ad essa si voglia dare nessuna accezione negativa. Intanto perché quello che l’O.d.G di Mondello rilava è una fotografia reale e veritiera delle pecche della gestione patrimoniale del Comune e poi perché è giusto che i beni del comune siano inseriti negli obiettivi del piano economico di gestione e pertanto ogni anno si sappia dire quel “bene” chi ce l’ha, a quale titolo, per quale attività, quali servizi produce…quale utilità deriva da quel bene.
Ma l’azione politica dell’O.d.G. non si ferma a questo e se riflettiamo che era stato lo stesso Consigliere Mondello ad insistere sulla proprietà comunale della casa del portuale e uniamo a questa circostanza l’attività che in essa portano avanti i ragazzi del Pinelli potremo apprezzare in pieno l’attività politica svolta. Basta avere un’immobile comunale, un’attività non regolamentata e le camionette della polizia si ripresenterebbero come è stato con l’ex Teatro in Fiera, per inciso ancora abbandonato a se stesso.
Per completezza dobbiamo dire che abbiamo sentito anche il Presidente delle X Commissione Consiliare Daniela Faranda, la quale a proposito della mancata presidenza di commissione negata a Messina cambiamo dal Basso, ci ha dichiarato che le scelte le hanno fatte i capogruppo e che in merito all’O.d.G si è trovata sostanzialmente in accordo con il Consigliere Mondello tanto da sottoscriverla e salvo che lo stesso (O.d.G) è suscettibile di critiche ed emendamenti sia nostri che dei consiglieri di cambiamo Messina dal basso. Sugli emendamenti all’O.d.G. la Faranda rileva che essendo le deleghe della commissione due (Patrimonio del Comune e Beni Comuni) gli emendamenti non avevano motivo d’essere trattando un argomento riferito all’altra delega.
E’ chiaro che essere minoranza in Consiglio Comunale non paga e se veramente si volesse avere una collaborazione nei fatti e non a parole si dovrebbero fare alcuni passi avanti e prendere atto che gli usi civici sono una Fonte del Diritto Italiano e quindi rientrano perfettamente nel concetto di legislazione a cui faceva riferimento il Consigliere Mondello.
Anche per il concetto di soggetti che possono usufruire dei Beni del Comune bisogna fare un passo avanti nell’interesse della città. Intanto per i comitati di scopo, i quali possono essere di molteplici tipi, come ad es famiglie che per risparmiare praticano il baratto e non si vede perché il Comune non debba concedere loro in un uso immobile ove possibile, per non parlare poi dei gruppi informali. L’esempio tipico che mi viene è il gruppo informale che ogni sabato sera vediamo stazionare a Piazza Cairoli. Chi glielo va a dire al gruppo informale dei ragazzi che le panchine, la strada, i marciapiedi e perfino l’albero dove si appoggiano sono Beni del Comune e che, salvo regolamento, non possono stazionare in quel luogo ?
Ed infine una parola sulle attività che si possono svolgere negli immobili comunali avvalendoci dell’ausilio di un principio generale. Pe la legge italiana tutte le attività sono ammesse salvo che non siano vietate dalla legge e per tornare al Pinelli non mi sembra che l’attività teatrale sia a tutt’oggi vietata.
Pietro Giunta
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Le interviste sono poi continuate ed hanno spaziato dal Bilancio Comunale alla Delibera, poi ritirata, che riguardava il forum di cittadini su beni comuni, alle diatribe e divisioni nel gruppo Cambiamo Messina dal Basso con il Consigliere Ivana Ristiano . Argomenti che saranno oggetto di un prossimo articolo.