Ospite in studio, il dott. Michele Vullo, dirigente dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina. Una struttura che si caratterizza non solo per l’attivismo in campo medico, ma anche per una vivace attività di ricerca.
In attesa dell’ attuazione della legge che vedrà la nascita di una nuova azienda ospedaliera dall’accorpamento di Papardo e dell’ospedale Piemonte di Messina, il dott. Vullo ha illustrato ai nostri microfoni cosa potrà comportare la futura collaborazione delle due strutture. La possibilità di integrare competenze, sia in termini tecnici che in termini di risorse umane, permetterà alla città di Messina di godere di due strutture le cui specialità verranno amplificate, eliminando doppioni e imperfezioni attualmente esistenti, cercando di mettere a disposizione dell’utenza un’offerta sanitaria completa e diversificata. Una collaborazione che vedrà anche la partecipazione del centro studi neurolesi Bonino Pulejo.
Numerose le proposte in attesa di attuazione: una collaborazione con strutture ospedaliere esterne alla città di Messina, per poter permettere il momentaneo trasferimento di intere equipe mediche in caso di emergenza, così da tutelare il paziente ed evitargli spostamenti finalizzati ad interventi chirurgici specifici. Si punta inoltre ad un maggior sfruttamento di una strumentazione di eccellenza di proprietà dell’ospedale Papardo, ad oggi inspiegabilmente poco utilizzata: “Circa 800 messinesi ogni anno si spostano a Catania o a Palermo per effettuare esami con attrezzature di cui siamo in possesso. Non si spiega questo mancato utilizzo, se non con la mancanza di un tecnico specializzato. Stiamo cercando risposte più concrete per comprendere quali siano le effettive difficoltà. Sicuramente c’è un problema di risorse umane distribuite in maniera inadeguata. Dovremo correggere questa distribuzione e far in modo di garantire che queste attrezzature sofisticate e costose vengano pienamente utilizzate”, spiega il dott. Vullo. Altro obiettivo quello di utilizzare strumentazioni di avanguardia presenti all’interno della struttura Papardo, la cui scoperta da parte della nuova amministrazione è recente.
Interessante scoprire come la città di Messina, nelle statistiche troppo spesso agli ultimi posti, goda del podio in diversi ambiti: prima città della Sicilia per numero di posti letto in rapporto al numero degli abitanti, sempre al primo posto per potenziali donatori di midollo osseo. In particolare il Papardo vanta un centro di tipizzazione che conta circa 4000 cittadini messinesi inseriti nel registro delle tipizzazioni per la donazione del midollo osseo: “qualche settimana fa una messinese ha donato il midollo osseo a un bambino austriaco”, racconta fieramente il dott. Vullo. E ancora il reparto di cardiochirurgia del Papardo quest’anno ha chiuso la sua attività con un indice di mortalità del 2,2 %, contro una media nazionale del 2,6%. Come dire che, ogni tanto, non pensare solo al peggio e interrogarsi sulle positività può accrescere quel senso di orgoglio per la propria città, troppo spesso dimenticato.
Buon ascolto! http://spreaker.com/user/ilcarrettinodelleidee/sanita-a-messina