Il Sindaco De Luca e l’assessore Dafne Musolino durante la consueta diretta facebook del Gabinetto di Guerra smentiscono il senso di “commercio al dettaglio” dell’ordinanza per cadere nuovamente in errore.
Durante la consueta diretta dal Gabinetto di Guerra, il Sindaco Cateno De Luca e l’assessore alle attività produttive Dafne Musolino hanno presentato e analizzato l’ordinanza sindacale n.5/2021 (LINK ALLA NOSTRA ANALISI).
Dopo numerosi attacchi a soggetti politici quali l’assessore alla sanità della giunta regionale Ruggero Razza e del contenzioso con l’ASP di Messina e il suo direttore Paolo La Paglia, i due più autorevoli e presenti componenti del Gabinetto di Guerra del Comune di Messina hanno descritto e analizzato l’articolo 11 dell’ordinanza sindacale n.5/2021.
Il Sindaco e l’assessore Musolino hanno annunciato, difatti, che sarà fatto divieto della vendita al dettaglio, ovvero in presenza, ma che sarà consentita la consegna a domicilio.
Sebbene questa dichiarazione possa risultare in parte positiva per i consumatori di beni di prima necessità, la soluzione proposta da De Luca e dalla Musolino non è attuabile.
Infatti, il penultimo punto dell’articolo 11 della suddetta ordinanza fa divieto del “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono”. Ciò vuol dire che in diretta De Luca ha autorizzato le consegne a domicilio per tutti gli esercizi posti alle limitazioni dell’articolo 11, ma non si potranno effettuare ordinazioni né commerciare per articoli al dettaglio (prezzati con iva e non all’ingrosso) mediante l’utilizzo di internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono.
Per sintetizzare, i negozianti potranno effettuare le consegne a domicilio di beni che non potranno essere acquistati mediante internet, telefono, radio, posta e televisione.