In Italia sono rinchiusi nelle Case famiglia più di 35.000 Bambini, che i Tribunali per i Minorenni, su segnalazione dei Servizi sociali territoriali e troppo spesso immotivatamente, parcheggiano con decreti provvisori, che però durano anni, in attesa di provvedimenti definitivi.
Ricordiamo che l’istituzione dei Tribunali per i Minorenni risale al periodo fascista.Le Case famiglia sono diventate un vero e proprio affare, che permette loro di avere una quota giornaliera che va dai cento ai duecento euro, che i Comuni riconoscono per ogni Bambino ospitato. Senza parlare poi del proficuo mercato di Avvocati, Psicologi e Psichiatri che ruota intorno ai Tribunali per i Minorenni e di quello inaccettabile degli affidamenti e delle adozioni.
Basta infatti una denuncia anonima per presunti e non…provati maltrattamenti, una errata valutazione di maestri e docenti, un’accusa di non prendersi cura adeguatamente dei figli perché si ha un reddito troppo basso, oppure la vendetta e le false accuse di un Genitore ai danni dell’altro, per una separazione non consensuale, che fanno scattare veri e propri rapimenti di Stato, che vengono giustificati per il superiore interesse del minore e per la sua tutela.
Numerose inchieste giudiziarie hanno rivelato come spesso le connivenze tra Servizi sociali e Case famiglie non tutelino affatto i Bambini, danneggiando irrimediabilmente la loro crescita psico fisica, ma li fanno diventare oggetto di veri e propri affari, se non di corruzione.
Non a caso la Corte di Giustizia Europea di Strasburgo ha ripetutamente condannato l’Italia sia per la lungaggine dei processi, che per le decisioni prese in aperto contrasto con le Convenzioni internazionali che tutelano i minori e che l’Italia contravviene continuamente.
La Giustizia e la ragione vorrebbero che non si agisse frettolosamente e senza la sicurezza di intervenire nel vero interesse dei minori, ma così non è, tanto che esistono nel Parlamento italiano numerosi Disegni di Legge, che vogliono sopprimere i Tribunali per i Minorenni, istituire dei veri Tribunali per la Famiglia, in seno alla Magistratura ordinaria, composti da soli giudici togati e non, come avviene oggi, composti anche da giudici non togati, psicologi e psichiatri che poco o niente capiscono di Giustizia minorile.
Gli stessi Disegni di Legge, sei dei quali sono in discussione nella competente Commissione Giustizia del Senato, prevedono di far tornare i Servizi sociali ai loro compiti di assistenza, sottraendo loro i compiti di Polizia giudiziaria, che negli anni artatamente hanno acquisito, con l’istituzione presso gli stessi Tribunali per la Famiglia di appositi Nuclei di Polizia Giudiziaria per svolgere indagini serie e meticolose.
In questa importante occasione non chiediamo altro che una vera tutela della Famiglia e dei suoi componenti, la Famiglia che è il pilastro della nostra Società.