E se il popolo non sfiducia?

Erano più di tremila nella tarda mattinata di oggi le firme a sostegno del sindaco Renato Accorinti e contrarie alla mozione  di sfiducia che nel corso di questa lunga giornata sarà discussa e infine votata dal consiglio comunale di Messina.

Per la precisione  3387 alle ore 12 , quando una piccola delegazione di cittadini – quelli che si sono raccolti sui social attorno al gruppo Facebook  #tantoiorivotoaccorinti –  le ha affidate alle mani dei quattro consiglieri comunali del gruppo Cambiamo Messina dal Basso , visibilmente emozionati davanti al materializzarsi di una parte importante di quel pezzo di società civile che si riconosce nei valori e nelle scelte della giunta del sindaco pacifista.

Ma il numero delle sottoscrizioni cartacee o online ( attraverso la piattaforma Change.org) continua a crescere di ora in ora.  Anche dopo la  piccola cerimonia della consegna, andata in diretta sui social e ripresa dai principali media locali,la stanza del gruppo consiliare vicino ad Accorinti ha accolto altre persone desiderose di firmare. Mentre scriviamo giunge la notizia che siano state  complessivamente superate le 3500 sottoscrizioni.

Dal giorno in cui la mozione di sfiducia ha raggiunto le fatidiche 16 firme valevoli per essere portata all’attenzione del Consiglio Comunale non è mancata una mobilitazione spontanea di donne e uomini che  usando esclusivamente il passaparola  e l’hashtag social #tantoiorivotoaccorinti è cresciuta fino ad arrivare ad essere visibile in piazza.

È accaduto così che un sabato mattina di gennaio, il 28, si sono ritrovati in migliaia davanti a Palazzo Zanca per fare sentire la propria solidarietà al sindaco e manifestare dissenso rispetto alla decisione di far concludere in maniera traumatica e prima della scadenza naturale il suo mandato.

Quel giorno, altrettanto spontaneamente e quasi per caso, è nata l’idea di lanciare un segnale tangibile e duraturo alla città, indirizzando al consiglio comunale una petizione con la richiesta esplicita di non interrompere un’esperienza amministrativa che il 24 giugno di quasi quatto anni fa è stata legittimata dal voto di più di 40.000 cittadine e cittadini .

Durante le scorse settimane tante e tanti hanno fatto la coda per firmare i moduli cartacei oppure hanno sottoscritto la petizione online fino a giungere ai numeri odierni.