Care e cari
Nel cimentarci nella realizzazione di una mozione da sottoporre al giudizio di tutto il congresso Regionale, che si terrà a Catania il 18 Aprile 2010, e che vedrà impegnato l’intero coordinamento regionale Arcigay Sicilia nella scelta del nuovo Presidente Regionale e del nuovo Vice Presidente o Segretario Regionale. Desideriamo innanzitutto ringraziare chi di questo coordinamento è stato il promotore e che in questi anni ha fatto si che questa bellissima Regione potesse avere in Arcigay una forza LGBT pulita e vincente. Certo negli anni le preoccupazioni non sono mancati, ne sono mancati i momenti di scoraggiamento di fronte ai problemi non facili che nel tempo si sono ripetuti nei territori. Il ringraziamento naturalmente va a chi oggi dal 14 febbraio 2010 riveste l carica di Presidente Nazionale Paolo Patanè . Che quale Presidente regionale è stato coadiuvato dalla vice Presidente Agata Ruscica e dal consiglio Regionale. Se ho voluto utilizzare come testo di questa mozione aprendo con la parola ESSERE è proprio in onore di Paolo Patanè ed alla sua mozione vincente Essere futuro, ed è principalmente il voler dare il senso di unità e continuità tra il Nazionale ed il Regionale.
Arcigay, a livello Nazionale rappresenta la massima autorità rappresentativa del popolo Lgbt, questo però non deve far dimenticare il lavoro silenzioso di migliaia di volontari che ogni giorno hanno dedicato e dedicano il proprio tempo, le proprie energie, le proprie risorse alla causa dei diritti di ogni singolo appartenente alla comunità LGBT. A questi volontari che da decenni in alternanza con passaggi di testimoni da un gruppo all’altro nel tempo, ed a volte non indolore, hanno dato linfa vitale all’associazione deve andare il nostro ringraziamento. Associazione che con questa nuova dirigenza Nazionale e col nuovo Consiglio e Segreteria Nazionale sta cambiando e direi rivoluzionando il concetto di associazione, cercando di operare tutti quegl’interventi necessari affinchè Arcigay torni ad essere l’associazione della base e non di alcuni eletti. Se il passato ha visto fiorire il nascere di nuove associazioni, molte di queste sono nate per il malcontento di parte del popolo lgbt provocato inesorabilmente da classi dirigenti poco attente al bisogno della base di Arcigay stessa. Poche sono quelle associazioni che non sono nate da scissioni dall’associazione madre. La Sicilia non è stata negli anni, esente a queste forme di scissioni, essendo spesso queste, causa della scomparsa nel territorio di circoli Arcigay. Ma come rinati dalle proprie ceneri, proprio per quella forza prorompente che sanno dare anche le poche iniziative, hanno trovato la forza di tornare ad essere punto di riferimento per molti. Un esempio meraviglioso è Palermo, che quest’anno festeggia i suoi trent’anni della nascita di Arcigay, e che purtroppo varie vicissitudini hanno portato a scomparire diverse volte dal panorama LGBT della città. Oggi è rinata con un nuovo direttivo che ha voglia di fare e con persone che pur vedendo intorno una miriade di associazioni LGBT , hanno sentito il peso, la responsabilità ma principalmente la necessità, che in una città storica, che ha dato i natali al movimento Arcigay, non poteva mancare un Comitato LGBT Arcigay a Palermo, la storia lo imponeva, il territorio ne aveva la necessità, ed oggi c’è e si appresta a governare il suo primo pride Regionale, insieme a tutto il coordinamento e alle associazioni tutte LGBT siciliane, ma permettetemi un pizzico di orgoglio, senza comitato Arcigay a Palermo il Pride sarebbe stato solo un sogno. Di questo ne sono convinti i nostri amici delle altre associazioni, e che ci dicano pure di essere presuntuosi, a volte bisogna esserlo, come bisogna sentirsi orgogliosi dei successi che si ottengono, senza peccare d’immodestia, e credetemi dicano ciò che vogliono e chiunque vuole, se oggi in Sicilia si respira un aria più libera per il popolo LGBT, se in Italia c’è un dialogo a 360° con le istituzioni politiche e non, lo si deve solo ed esclusivamente a quest’associazione, tanto amata e tanto odiata, ma che ha saputo dare il massimo al contrario di chi ci accusa di non aver fatto niente. Io non voglio fare elenchi, ne voglio polemizzare con chi oltre che giudicare e accusare non sa fare altro, ma voglio invece auspicare un futuro ancora migliore, nella dialettica democratica anche se a volte aspra, ma necessaria per una giusta democrazia all’interno dell’associazione. Questa Regione che si appresta ad eleggere la nuova classe dirigente del coordinamento regionale Arcigay, ha davanti a se un percorso non facile, un confronto serrato e chiarificatore dovrà essere fatto ad ogni costo per adeguarsi alla trasformazione già iniziata in seno al Nazionale. Una strada da percorrere se non si vuole perdere il treno del cambiamento, rispetto ad altre regioni d’Italia che con il 14 febbraio ne hanno pigiato il tasto d’avvio. Credo che anni di militanza da parte di tutti noi o della maggior parte di noi ci ha resi consapevoli che non possiamo più permetterci di perdere alcun treno e in particolare quello della prima ora che porta il cambiamento. L’unità dovrà essere il collante che ci porterà ad un sereno e democratico congresso, e che con il suo responso dovrà , il giorno dopo vederci insieme a costruire o meglio continuare a costruire il castello della libertà e dei diritti iniziato da chi ci ha preceduti, e che certamente non potremo portare a termine in tutto, ma che passando in futuro il testimone ad altri, passeremo insieme al lavoro anche una carica di prorompente vitalità e voglia di fare. Certo sono notorie le mie prese di posizioni a volte molto aspre nei confronti di tutto e di tutti quando qualcosa non l’ho ritenuta valida, notorie sono le prese di posizioni e le diatribe anche con il Presidente Nazionale, e che potranno esserci ancora, ma il tutto riportato sempre alla volontà di migliorare e far progredire il progetto Arcigay territorialmente. E’ chiaro che in seno ad un associazione democratica non possono esserci servilismi di sorta o asservismi di forza, ma bensì un confronto nella forza anche polemica della dialettica, che alla fine non trova ne vincitori ne vinti, ma solo il risultato democratico del confronto, per poi proseguire il percorso. Mai, mi auguro, possa succedere in questo nuovo organismo dirigente regionale Arcigay, che un semplice confronto dialettico fermi il progredire dell’intera opera per cui siamo chiamati a lavorare insieme, ma che superato quell’attimo si proceda speditamente verso le priorità che il popolo LGBT si aspetta da noi. Oggi in Sicilia ci sono sei comitati forti, forti non perché siamo più bravi di chi ci ha preceduto, ma forti perché abbiamo preso consapevolezza che soltanto dialogando e tenendo un costante collegamento tra tutti si raggiungono mete insperate, vedi il caso Ragusa/elephant –man ‘ dove l’unità di noi tutti nel chiedere coesemente un intervento a favore dell’annullamento dello spettacolo in programma ha prodotto un risultato esemplare. Inoltre anche il nostro silenzio dopo, tranne l’appoggio personale che mi auguro tutti abbiamo dato al Presidente di Ragusa, ha fatto sì che su questa vicenda si calasse il sipario per evitare inutili speculazioni polemiche. Desidero dire un grazie a Salvatore Milana per il suo meraviglioso operare, e la sua abile moderazione, da questi esempi mi auguro ci accingiamo a costruire le basi per il futuro prorompente di Arcigay Sicilia. Un ringraziamento va a Agostino De Caro per ciò che in maniera evidente sta operando nell’Agrigentino, a Angela Barbagallo e Agata Ruscica figure storiche ed insostituibili per Arcigay Siracusa, al nuovo direttivo di Catania ed a Giovanni Caloggero che sempre si è impegnato per Arcigay Sicilia e Catania , e per Messina voglio spendere qualche parola in più solo perché è doveroso ringraziare delle figure storiche dell’associazione, cominciando da chi ha voluto negli anni ottanta prendere il testimone dopo la chiusura di Palermo, e dare il prosieguo all’esperienza Arcigay in Sicilia. Pur non essendo gay ha dedicato parte della sua vita alla causa della comunità LGBT, mi riferisco a Roberta Palermo che nel bene e nel male ha portato avanti a proprie spese l’associazione a Messina. E che con grande abnegazione ancora oggi si sente fortemente impegnata. Un’altra figura che rimarrà nel cuore dei gay Messinesi è Salvatore Maiorana, che dopo la caduta e quasi scomparsa di arcigay a Messina, nel 2006 ha ridato vitalità col suo impegno, la sua serietà, il suo amore per la causa del popolo LGBT . non dimentico mai la sera delle sue dimissioni, ho sempre sostenuto che neanche il cielo voleva quelle dimissioni, visto che per un incendio spaventoso impiegammo quasi quattro ore per arrivare a Messina, nella sala del vecchio Guernica, dove Salvo avrebbe rassegnato a tutti, le proprie dimissioni. Coloro che avevano voluto il male dell’Arcigay di Messina, quella sera brindavano, ma il loro brindare è stato il loro stesso veleno, Salvo rimarrà nel cuore di chi ha frequentato Arcigay Orion, come il miglior Presidente fino a quel momento avuto. Doveva giungere settembre 2009 perché un giovane Presidente, ma, con un passato nobile nei vari direttivi avvicendatisi, divenisse l’attuale Presidente di Arcigay Makwan Messina, Giuseppe Franco. I risultati di questi pochi mesi di governo di franco la dicono lunga sulla volontà di proseguire verso successi maggiori, ed in particolari verso successi che veda unito tutto il coordinamento. Di questo direttivo e presidenza non faccio giudizi essendone parte come segretario provinciale, lasceremo alla storia il giudizio e agli altri che seguiranno il percorso. Una cosa è certa, che se Messina, Agrigento, Catania, Ragusa, Siracusa, Palermo uniscono le proprie forze per essere una sola cosa , allora una forza prorompente si sprigionerà è sarà contagiosa per altre regioni, e molto con più forza potremo far prevalere le nostre idee.
Essere Forza Prorompente
LA CLASSE DIRIGENTE
Presidente: figura che rappresenta tutto il coordinamento davanti alle istituzioni e dovunque il coordinamento si trovi coinvolto.
Su questa figura desidero spendere qualche parola in più, in quanto figura principale del coordinamento.
La figura del Presidente Regionale che Essere Forza Prorompente ritiene essere importante per il coordinamento deve avere le caratteristiche di una personalità forte, camaleontica, dinamica, autorevole e non autoritaria, democratica, imparziale.
Forte, perché dovrà essere capace di affrontare le situazioni più scabrose, difficili, equivoci, che durante il mandato si potrebbe trovare ad affrontare.
Camaleontica : che sappia rivestire quella personalità necessaria secondo le circostanze e gl’interlocutori, in modo che tutto torni nell’interesse del movimento lgbt. Non crediamo in un presidente che faccia della propria fede politica bandiera con cui affrontare anche le questioni importanti dell’associazione. Siamo tutti purtroppo coscienti che la sfera politica è cambiata, ed ormai bisogna trovare sistemi e modi di adattamento (senza compromessi naturalmente) che portino acqua al nostro mulino.
Dinamica: intendiamo per figura dinamica quella realtà pronta a muoversi all’occorrenza dove viene richiesta la presenza, per capirci sul sistema di Paolo Patanè. Purtroppo all’interno dei comitati possono succedere situazioni che richiedono la presenza in loco della figura del Presidente, la dinamicità di questa figura dev’essere tale che nel più breve tempo possibile, nel rispetto dei propri impegni lavorativi, sia presente in quel comitato. Una figura che costantemente faccia sentire la sua presenza, e che non demandi ad altri sostituti il proprio ruolo, salvo in caso di reale impedimento. La figura del presidente così com’è intesa da Essere Forza Prorompente fa si che ci sia una continuità sul modo di fare del precedente Presidente Regionale. Dinamicità anche nell’affrontare e risolvere dove possibile i problemi che nascono. Dinamicità nel far sentire costante e periodica, quindi con visite periodiche la sua presenza nei comitati. La figura di un Presidente dinamico farà si che i comitati si sentano veramente rappresentati, e non vedano in questa figura solo una forma istituzionale avulsa alla vita del comitato stesso. La rappresentatività sarà tale solo se accompagnata da una dinamicità reale e costante.
Autorevole: e non autoritaria, l’autorevolezza viene dalla sicurezza di far bene il proprio compito e di sapere che con la costante presenza nei comitati senza demandare ad altri il compito, permette che la figura del Presidente rivesta in seno alla comunità ed ai comitati quell’autorevolezza che da sicurezza. Non è da confondere con autorità il quale è l’opposto contrario, l’autorevolezza fa si che le azioni profuse a favore del movimento rivestino anche quell’autorità nei confronti di chi si frappone al bene ed alla crescita dell’associazione.
Democratica: che dia spazio ad una dialettica democratica di confronto in seno al consiglio, e ai comitati e che sappia prendere atto della decisione del consiglio accettando quanto da questo deciso.
Imparziale: ovvero che non abbia due pesi e due misure nel giudicare le varie circostanze, che faccia valere il buon senso di padre/madre di famiglia, che non metta i vari comitati in scalette ascendenti o discendenti a seconda di simpatie o convenienze personali. Che non metta i comitati nelle condizioni di trovarsi l’uno contro l’altro, o che peggio sia la stessa figura del Presidente a farlo. Imparzialità dimostrerà l’unico interesse comune della figura del Presidente.
In poche parole chiediamo un Presidente che sia il Presidente di tutti e non solo di una parte, che sappia mediare con i vari comitati, che sia presente fisicamente all’occorrenza nei comitati, che programmi la sua agenda in modo che periodicamente ad intervalli non molto lunghi sia presente in visita al comitato. Che con autorevolezza faccia trapelare al momento quell’autorità necessaria per il bene dell’associazione.
Vice/Pres. O Segretario: figura che non dovrà mai essere la controfigura del Presidente ma solo il suo collaboratore, non potrà mai essere rappresentativo del Presidente presso i comitati, al punto che venga istituzionalizzata questa figura come la figura di chi fa ciò che il Presidente non vuole fare. Solo in casi di estrema necessità e di reale impedimento del Presidente, il vice o segretario potrà farne le veci. I comitati nelle loro necessità debbono vedere la presenza del Presidente e non di altre figure. Diversamente la figura del segretario o vice presidente può diventare rappresentativa solo in caso di più manifestazioni in vari posti, e quindi il Presidente non avendo il dono dell’ubiguità non potrebbe essere in più parti contemporaneamente. Ma anche su questo la presenza del Presidente dev’essere equilibrata in modo che tutti anche nelle manifestazioni a turno possono vedere la figura del Presidente con un alternanza democratica. Il segretario o vice Presidente non avrà mai potere decisionale in seno ai comitati, questi sarà solo una figura di collegamento tra il Presidente ed i comitati.
Il consiglio Regionale: è l’organo di massima espressione democratica a cui anche i comitati possono far riferimento. Nessuna decisione potrà essere presa senza delibera del consiglio regionale, fatti salvi quei provvedimenti che il codice civile prevede come urgenti ed improcrastinabili, e per cui il non decidere potrebbe causare danni all’associazione tutta o al singolo comitato. Il consiglio regionale verrà convocato dal Presidente del consiglio quando lo riterrà opportuno o quando vi è richiesta di almeno i due terzi dello stesso consiglio. Ogni cosa dovrà essere verbalizzata in sede di consiglio e le richieste o emendamenti dovranno essere presentati per iscritto.
Diciamo inoltre che Essere Forza Prorompente ritiene positivo che il consiglio regionale si riunisca a turno nelle varie Province, in modo da dare autorevolezza e visibilità anche al comitato locale.
Essere Forza Prorompente ritiene prioritari alcuni punti che sono la forza del movimento:
- Unioni di fatto: chiediamo al Governo Regionale l’applicazione della Risoluzione del Parlamento europeo del 16/03/2000 che prevede di garantire “alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali”. La piena applicazione della risoluzione rappresenta una misura di civiltà cui anche la Sicilia si deve adeguare per non restare ai margini del cammino di allargamento dei diritti civili intrapreso in Europa, su questo Essere Forza Prorompente ne fa una questione di prioritaria importanza.
- Lotta alle discriminazioni: la risoluzione del parlamento europeo del gennaio 2006 ha chiesto di “assicurare che le persone lesbiche, gay, bisessuali, e trans gender/transessuali siano protette da violenze e dichiarazioni di odio omofobico” la sentenza della Corte suprema europea del 30/04/1996 ha esteso anche a persone che transitano da un sesso all’altro l’applicazione della direttiva europea 76/207, e delel leggi nazionali ad essa ispirate, sula parità di trattamento tra gli uomini e le donne. In Sicilia grazie al progetto presentato a ottobre 2009 al Ministero delle Pari Opportunità alla Regione Sicilia, alla provincia regionale di Messina, d parte di Arcigay Makwan Messina, per il laborioso lavoro fatto dall’UNAR il 17/03/010 la Regione Sicilia ha firmato un protocollo d’intesa contro ogni discriminazione razziale , stesa cosa due giorni dopo si è fatto alla Provincia Regionale di Messina. Su questo è doveroso aprire una breve parentesi a chiarimento del fatto che qualcuno anche all’interno voglia denigrare questo importante lavoro, ad Arcigay Makwan Messina va il merito di aver dato il via con un loro progetto a qualcosa che oggi fa la differenza e che ci da la possibilità di avere un punto di partenza ed un appiglio dove far arpionare le nostre idee. Essere forza Prorompente ne prende atto e farà si che questa pregiata (da alcuni denigrata) iniziativa portata a termine in breve tempo sia il punto di partenza per discutere sulle discriminazioni di genere, e farà si che ogni Provincia Regionale ed ogni Comune Siciliano aderisca a questa importantissima iniziativa, in quanto riteniamo che sarà più facile ottenere un buon successo alla lotta alla discriminazione, in funzione di quanto più Istituzioni Provinciali e Comunali avranno attuato e portato a completamento quello che oggi è solo un protocollo. Altra iniziativa lodevole che essere forza prorompente intende valorizzare e farla diventare realtà in più realtà Comunali della Regione, è l’iniziativa che aspetta di essere discussa al Comune di Palermo sull’omofobia presentato da Arcigay Palermo, essere forza Prorompente intende dare forza a questa come a tutte quelle iniziative simili che volgano alla tutela del popolo LGBT.
- Salute e benessere delle persone LGBT : Essere Forza Prorompente s’impegna a chiedere che venga garantito il diritto alla salute delle persone LGBT anche alla regione Sicilia ponendo fine alle discriminazioni in ambito sanitario anche attraverso un adeguata formazione del personale sanitario. È importante attivare campagne Regionali in simbiosi con quelle nazionali sulla prevenzione primaria e secondaria dall’HIV/AIDS e dalle malattie a trasmissione sessuale. Intendiamo dare forza al progetto presentato da Arcigay Makwan Messina al Ministero della Pubblica istruzione congiuntamente al Ministero della salute a Roma, e per Messina al Provveditore agli studi di Messina, per l’installazione di distributori automatici di profilattici anche nelle scuole e una campagna d’informazione costante all’interno delle scuole, e tra le famiglie alfine di far capire l’importanza del profilattico. Fare insomma di questo progetto del comitato Messinese un progetto Regionale di tutto il coordinamento Arcigay Sicilia. Chiediamo l’effettiva attivazione della Commissione per i diritti pari opportunità per il popolo LGBT anche presso la regione Sicilia, a cui chiediamo anche un Forum permanente contro chi mina il benessere di gay, lesbiche, trans, bisex, insomma qualsiasi molestia o violenza per orientamento sessuale e identità di genere, con questa richiesta che si ribadisce al punto due intendiamo dare ancora più forza alle iniziative in itinere. Chiediamo la concreta applicazione del protocollo d’intesa firmato nell’ottobre del 2007 dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla associazioni dei genitori ch comprende anche le misure di contrasto al bullismo e omofobia nella scuola e in tutto il mondo giovanile. Chiediamo la modifica della legge 164 del 1982 sul cambiamento di sesso, per consentire il cambio anagrafico di nome proprio e identificativo di genere senza l’obbligo d’intervento chirurgico genitale. Inoltre chiediamo la gratuità anche in sicilia delle trapie necessarie alla transizione di genere e che si affrontino non coercitivamente i casi di intersessualismo. In poche parole chiediamo l’applicazione alla Regione Sicilia del rispetto dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Nizza 2000).
Essere forza Prorompente : intende rendere più partecipe la base ai lavori del consiglio Regionale aprendo una mail list dove ognuno appartenente al popolo LGBT potrà dare il proprio contributo di idee, porre domande o proporre iniziative importanti, o segnalare situazioni critici nel territorio di appartenenza. Intendiamo creare un team di legali che assisteranno gratuitamente tutte quelle persone vittime di attacchi omofobi o di stalking e che per mancanza di possibilità economica non possono avere giustizia. Daremo sostegno all’apertura di sportelli di ascolto dentro gli stessi comitati con prima la preparazione di personale qualificato. Valorizzeremo all’interno della realtà siciliana di Arcigay la partecipazione dei nostri operatori di telefono amico ai corsi che il Arcigay promuove sul territorio Nazionale chiedendo che qualche corso venga istituito anche all’interno della nostra Sicilia, in modo che non siano sempre i nostri giovani a spostarsi ma che anche altri possano venire e godere della bellezza della nostra terra.
GIOVANI
Essere giovani non è una stagione di vita, ma, uno stato mentale (Mateo Aleman)
Non comprendiamo per quale ragione i nostri giovani che tanto fanno all’interno dei comitati, non vengono mai tenuti in considerazione, e fino ad ora sono stati in qualche modo tenuti lontani da rete giovani o altro. Per fortuna con questa nuova dirigenza nazionale il cambiamento si sta avviando, e la Sicilia comincia a gustare il piacere di essere partecipe anche se ancora in piccola parte ai Progetti Nazionali di Arcigay, Essere Forza Prorompente intende promuovere quegli scambi culturali tra i giovani Arcigay Siciliani e quelli di tutte le altre Regioni cercando di creare una rete di scambio di idee e progetti di cui i nostri giovani non hanno nulla da invidiare a nessuno. Promuovere anche lo scambio culturale tra i vari comitati Siciliani. Faremo si che queste iniziative diventino progetti che portino flusso di denaro necessario alla realizzazione di quanto sopra. Chiederemo alla Presidenza nazionale ed al consiglio nazionale di dare quell’attenzione alle nostre richieste a pro delle iniziative Siciliane che in passato sono state sempre tenute insabbiate o non considerate per niente, i nostri giovani sono alla pari dei giovani di ogni regione d’Italia un vulcano di idee una risorsa meravigliosa che qualcuno vuole relegare al futuro, considerando i giovani come categoria del dopo e non del presente. E.F.P. intende invece valorizzarne le capacità e considerarli quello che in realtà sono: la vera forza del movimento LGBT in arcigay.
PARTITI POLITICI
E’ notorio che per di più si è posizionati a sx , ma oggi questa sx ha deluso i molti. Essere Forza Prorompente intende non fare campanilismo di bandiera per nessun partito politico, lasciando liberi i soci di esprimersi secondo le realtà del loro territorio, i comitati rimarranno liberi di decidere il loro voto a seconda di come hanno visto l’interesse della classe politica verso il popolo LGBT, allo stesso modo noi faremo a livello Regionale , terremo aperta la porta del dialogo e del confronto democratico con tutte le forze politiche, senza scendere a compromessi di sorta con nessun partito politico, ma rimanendo liberi da assoggettamenti politici di sorta.
I RAPPORTI CON ALTRE ASSOCIAZIONI LGBT SICILIANE
Saranno rapporti di cordialità con tutti, la strada dell’unificazione verrà perseguita costantemente, e con chi non sarà possibile unirsi si perseguirà la strada della collaborazione aperta e reciproca su tutte quelle iniziative che vedranno unità d’intenti. E’ chiaro che la nostra identità rimarrà esclusa da compromessi che potrebbero nel tempo creare problemi all’immagine di Arcigay. Eviteremo quelle sigle o persone singole che mirano a destabilizzare la quiete e l’operato dei comitati Arcigay nella loro singolarità, o se mireranno a danneggiare il coordinamento stesso. Creeremo anche un codice di sicurezza interno ai comitati che darà l’indirizzo (non obbligo) di come accettare collaborazione da associazioni che pur essendo LGBT operano in maniera diversa dalla nostra regolamentazione interna e collaborativa, quindi, collaborazione con tutti ma rimanendo autonomi da tutti e da tutto ciò che non è i linea con Arcigay. Questo non lo si fa per sentirsi superiori, ne per dire che non si ha bisogno degli altri, anzi tutt’altro, ma noi abbiamo bisogno di collaboratori e non di persone che mirino al danno del nostro movimento.
AFFILIAZIONI
Ogni comitato Provinciale conosce bene le necessità, le vicissitudini, pregi e difetti del proprio territorio. Per questo Essere Forza Prorompente considererà come parere vincolante il giudizio dato dal comitato di zona su eventuali richieste di affiliazioni. Questo per valorizzare il lavoro politico del comitato.
CANDIDATURE
Essere Forza Prorompente non propone candidature a dimostrazione del fatto che non c’è nessun arrivismo a cariche di alcun genere sostenendo anche i candidati che la maggioranza del congresso sosterrà. Questa mozione vuole invece essere un atto democratico all’interno di un sistema democratico, che qualora dovesse avere questa mozione il consenso maggioritario in seno al congresso saremo lieti di discutere anche sulle figure dei candidati a Presidente e segretario o vice Presidente. Riteniamo che le candidature possono essere discusse e valutate insieme al congresso dopo aver valutato le mozioni. Essere forza Prorompente non ha preclusioni per alcuno. Andremo a Catania con la certezza che qualsiasi sarà il responso del congresso del 18/04/010 non ci saranno ne vincitori ne vinti, ma solo persone che l’indomani si dovranno tutti, insieme, Presidenza e consiglio ritrovare a lavorare per il bene del popolo LGBT, ne tanto meno la mozione che non avrà maggioranza di voti al congresso s’intenderà all’opposizione in seno al consiglio Regionale. Diversi, invece, saranno i risvolti, ovvero ci sarà unità intorno al Presidente eletto democraticamente dal congresso, che diverrà il Presidente di tutto il coordinamento nessuno escluso.
Essere forza Prorompente