Tra i 182 migranti sbarcati ieri sul molo Norimberga del Porto di Messina le forze dell’ordine hanno fermato due presunti scafisti. Sbarcati insieme ai restanti migranti dalla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere, che li aveva soccorsi la settimana scorsa al largo delle coste libiche, i presunti scafisti sono stati individuati e fermati nell’hotspot di Bisconte allestito presso la caserma Gasparro. –
Si
tratta degli Egiziani ALI MOHAMMED
YOUSEF EL FAKI, nato in Egitto il 01.04.1997; id. immigrazione nr. 119. SOLIMAN
ATITO SALAMA, nato in Egitto il 17.01.1995 id. immigrazione nr. 148. difeso
d’ufficio dall’avv. Daniele LEVANTI del Foro di Messina con studio in via san
Giovanni Bosco n. 30.
I quali “in concorso con terzi soggetti (non compiutamente identificati) operanti in territorio libico, al fine di trarne profitto, anche indiretto, si ponevano —- alternandosi l’uno con l’altro — alla guida di un’imbarcazione di legno, partita dalle coste libiche e diretta in Italia, a bordo della quale altri soggetti non identificati, armati e travisati, avevano fatto salire circa ottanta migranti, precedentemente costretti all’interno di un luogo di prigionia in Libia.”
In particolare, ALI MOHAMMED YOUSEF EL FAKI conduceva l’imbarcazione per la maggior parte della traversata, mentre SOLIMAN ATITO SALAMA – quando non alla guida dell’imbarcazione – impartiva direttive ai migranti nel corso della traversata medesima.
In tal
Modo, gli indagati compivano atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso
nel territorio dello stato italiano di circa n. 80 cittadini extracomunitari,
che viaggiavano a bordo della predetta imbarcazione, dietro corresponsione di
somme di danaro dall’importo variabile;
Con le
aggravanti di aver commesso il fatto in relazione a più di cinque persone, di
aver esposto i trasportati a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità
fisica, di aver sottoposto i trasportati a trattamento inumano e degradante
(attesa l’inadeguatezza dell’imbarcazione ad affrontare la prevista traversata,
con riferimento al numero dei passeggeri — ai quali non veniva fornita acqua né
cibo – ed all’inesistenza dei sistemi di salvataggio a bordo), del fatto
commesso da almeno tre persone, della disponibilità di armi in capo agli autori
del fatto.
Alla
convalida del fermo si è proceduto stamane presso la casa Circondariale come da
disposizione del G.I.P. Maria Militello
Pietro
Giunta