Sarà NebrodiInKantu, la terza edizione della rassegna di canti e musiche popolari, ad inaugurare “Fonosfere e paesaggio pastorale euromediterraneo”, il ciclo di incontri e dibattiti dedicati alla cultura popolare siciliana, in particolare al mondo pastorale dei Nebrodi e di Galati Mamertino, dove si tiene la manifestazione. Il borgo montano si conferma così luogo d’elezione degli studiosi e degli appassionati del patrimonio di ricordi, poesia, musica e cultura che questo mondo ha prodotto, trovando in Teocrito il più alto cantore. In scena domenica sera alle 21.30 nella suggestiva scalinata della chiesa di San Luca, nel cuore del borgo, si susseguiranno i Mandolini dei Nebrodi, la compagnia di Canti Popolari Antichi Suoni, i Beddi e la preziosa voce di Rita Botto. La conduzione è affidata all’artista Delfio Plantemoli.
Il concerto sarà preceduto dal workshop “Canne Sonanti”, che si terrà nella sala consiliare del Municipio alle 18 e che rappresenta un prezioso momento per conoscere gli strumenti a fiato dei pastori suonatori, dai flauti alle ance e le zampogne, passando per tutti quelli strumenti “rustici” con i quali i pastori replicavano i loro gesti e materiali di lavoro e che adoperavano per costruire un repertorio musicale unico, attraverso l’incannucciato o i campanacci degli animali condotti al pascolo. Il viaggio attraverso parole e immagini del mondo pastorale e i laboratori sugli strumenti sono affidati a Pinello Drago e Rosario Altadonna. Alle 11 della stessa giornata – domenica 19 agosto – al centro Museo grafico Maugeri Gemellaro sarà inaugurata “Luoghi di Ricordi” , la mostra di quadri di Giacomo Di Marco.
Il viaggio nello straordinario repertorio di forme materiali e immateriali, che ci connettono, dal Paleolitico in poi, con le antiche civiltà eruoasiatiche e mediorientali, continuerà nei giorni 20, 21 e 22 agosto con momenti di confronto tra studiosi, manifestazioni eno gastronomiche alla scoperta in particolare dei formaggi, proiezioni di filmati in 3D, la lettura di brani della cultura pastorale antica e ensamble di suonatori.
Curatore della rassegna è lo studioso Mario Sarica, coordinatore del Museo della Cultura e della Musica Popolare dei Peloritani, che da diversi anni collabora col Maestro Calogero Emanuele al prezioso recupero di questo ricco patrimonio etno antropologico. Proprio ad Emanuele, insieme al cantore e musicista Antonio Baglio, è affidata la direzione artistica.
All’organizzazione hanno contribuito il Comune, la Pro Loco di Galati Mamertino e la Regione Siciliana.