“I Care” è un percorso di formazione politica dei giovani che parte da lontano, è almeno da 10 anni che io e Liborio Fazzi, giovane Magistrato presso la segreteria del CSM e un’altra ragazza, avevamo deciso di intraprendere questo percorso. Tanto tempo a pensare come poter realizzare questa cosa, con l’idea di aiutare a crescere questi giovani in un’ottica e in un ambito concettuale di formazione personale, una sorta di nuova cittadinanza consapevole.
Ha rilasciarci questa intervista è Lucy Fenech, la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso, che in poco meno di sei mesi ha già al suo attivo due iniziative politiche di successo che si sono contraddistinte per le novità che hanno apportato in un panorama politico alquanto ripetitivo e stagnante. Prima con il ciclo formativo sulle Start Up, finalizzato ad aprire occasioni di lavoro autonomo e indipendente per i giovani ed oggi con “I Care”, finalizzato a formare i giovanissimi e i meno giovani all’educazione alla pace, ai diritti umani ed alla cittadinanza attiva
Perché si chiama politico?
Perché il percorso è finalizzato ad aprire un dibattito sulla politica, ma la politica intesa con la P maiuscola, che trova il suo fondamento nella Costituzione, nel concetto di rappresentanza politica e su quello che la politica dovrebbe essere. E’ anche un modo di alzare il livello politico, il tiro e farlo rivolgendosi particolarmente ai giovani. E’ una sorta di investimento sul futuro.
Che si tratti di politica con la P maiuscola è confermato dal partèe dei relatori che si succederanno per un ciclo di 8 incontri mensili che si terranno presso la Chiesa Santa Maria Alemanna. Si inizia domani con Etica e Politica, relatore Padre Felice Scalia, gesuita, venerdì 17 gennaio 2014 e continuerà di mese in mese con il Presidente della Corte Costituzionale, Il Rettore dell’Università di Messina, il Magistrato della Segreteria del CSM, Professori Universitari e Illustri Relatori che affronteranno, sia pur con tematiche diverse, le varie sfaccettature della politica con la P maiuscola.
Ma questo c.d. percorso politico può essere ricondotto ad un partito ?
Assolutamente no. Anzi all’interno del percorso vi sono dei relatori che per le loro cariche istituzionali molto delicate (si pensi al Presidente della Corte Costituzionale, ai Magistrati e al Rettore dell’Università di Messina) sono una garanzia che non vi può essere nel percorso formativo nessuna ideologia di base e nessuna etichetta di partito. Ed è davvero aperto tutti. Gli stessi relatori hanno voluto sottolineare che il loro intervento non poteva essere accostato a nessuna componente politica e poteva avere alla base solo la Costituzione e la Legalità. Tanto è vero che noi stessi, come organizzatori, abbiamo dovuto aggiustare il tiro e sorvolare sull’idea che avevamo di chiamare ad es. Landini o altri esponenti della società politica.
Ho notato che il percorso è finanziato anche da imprenditori, nel caso di specie dalla fondazione del Caffè Barbera, come mai?
In realtà la Fondazione del Caffè Barbera è da quattro anni che collabora con l’associazione Senza Frontiere, di cui sono la Presidente, ed è un’azienda radicata nel territorio che non poteva non accogliere favorevolmente questo percorso, avendo tra i suoi scopi sociali anche quello di dare una “mano” alla formazione dei giovani. .
Che significa “I Care” ?
“I Care” è il motto di Don Milani, una parola quasi intraducibile che significa: mi sta a cuore, mi interessa, è proprio il contrario di me ne frego. È proprio un voler prestare attenzione ai giovani ed è per questo che abbiamo invitato agli incontri gli studenti del quinto anno delle Scuole Superiori e gli Studenti universitari, A tal proposito è prevista la possibilità di avere dei crediti formativi, anche se il loro riconoscimento è subordinato al benestare del Senato Accademico che dovrebbe essere rilasciato domani.
Questa esperienza “politica” come si inserisce nell’ambito del movimento CMdB?
Intanto nasce da una mia aspirazione e poi CMdB è una lista civica. Ecco perché al suo interno ci può anche stare il centro Senza Frontiere. Per il resto io credo fortemente nella lista civica di CMdB e nei i suoi ideali che vedono la politica come servizio. In modo specifico penso che la politica sia… una sorta di carità, nel senso che come credente penso alla politica come ad una forma di alta carità di servizio nei confronti degli altri.
Come si concilia questo percorso politico ”alto” con i problemi concreti che i suoi colleghi consiglieri Comunali, anche di CMdB, sono costretti ad affrontare quotidianamente ?
Io personalmente ho il desiderio e l’aspirazione di lavorare su due fronti. Quindi ben vengano gli impegni quotidiani anche all’interno del movimento o in Consiglio Comunale, ma di fondo vi deve essere una progettazione, una programmazione, un qualcosa che possa arricchire la città. Non solo emergenze ma anche progettazione e programmazione per il futuro. E poiché i giovani mi sono sempre stati a cuore, prima da giovane con i giovani e anche ora da grande ma sempre con l’attenzione rivolta nei loro confronti… È un’attività che porto avanti da decenni.
Pietro Giunta
©ilcarrettinodelleidee.com / RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, VIETATA