di Carmen Fasolo
Si è tenuta ieri sera, nell’incantevole e suggestiva cornice del Castello di Milazzo, la quarta edizione del cartellone “Notte Rosa” 2016, la grande manifestazione organizzata dall’associazione Athenaeum, con il supporto di numerosi partner.
Diverse sono state le esibizioni seguite e apprezzate dal numeroso pubblico: da quelle musicali a quelle artistiche, di danza e culturali, con la cornice di mostre pittoriche e fotografiche di eccellente qualità (a mero titolo di esempio, quella degli scatti del noto artista barcellonese Domenico Genovese, presidente dell’associazione Prisma).
Tema centrale di tutta la manifestazione è stato il ruolo della donna del Sud nel tempo e nella società, la considerazione che di essa si ha anche rispetto a posizioni ricoperte nei diversi settori della vita: da quello politico-istituzionale a quello sociale, da quello sanitario a quello della comunicazione. Una donna che spesso è dativa di atteggiamenti violenti, condotte aggressive dovute in parte a una società declinata soprattutto al maschile, ma soprattutto a retaggi culturali che si fa fatica a estirpare senza un lavoro costante sul sistema educativo e culturale a favore delle nuove generazioni.
A confronto sono state messe anche le voci e le testimonianze di numerose donne all’interno del talk “Living donna”, uno dei numerosi eventi previsti nel cartellone. All’incontro hanno partecipato alcune donne impegnate nelle istituzioni, nella sanità, nel terzo settore e nello sport, che hanno conversato a proposito del proprio ruolo all’interno della società siciliana. A condurre il talk, nell’area antistante il Duomo Antico, è stato Pierpaolo Ruello. Sono intervenute, tra le altre, la comandante della Polizia Municipale di Milazzo Giuseppa Puleo, la ginecologa Luisa Barbaro, direttrice del Consultorio familiare Area Metropolitana e ionica, per il Codice Rosa, la dott.ssa Salvo, le apneiste dell’Associazione Dugongo Alice Fazio, Rachele Saraniti, Maria Pia Mistretta, la Dj Marzia Raffone, la presidente del CeDAV Onlus Carmen Currò.
Alla manifestazione hanno partecipato, tra le varie associazioni e organizzazioni, anche due importanti Centri Antiviolenza della provincia di Messina: l’associazione di promozione sociale Pink Project, con sede operativa a Capo D’Orlando, la cui presenza è stata gestita da Maria Grazia Giorgianni e Deborah Bontempo, con l’ausilio di un folto gruppo di aderenti; e il CeDAV Onlus di Messina, la cui presenza è stata gestita dalla coordinatrice Simona D’Angelo, dalle operatrici all’ascolto Cinzia Rodi e Veronica Famoso e dalla consulente legale Maria Gianquinto.
L’associazione peloritana Pink Project ha partecipato alla manifestazione attraverso la performance “You&Me. Storie di femmine e di maschi”, per dire la propria sui diritti, le pari opportunità, gli stereotipi, e per ragionare sulla complessa relazione “uomo/donna” in un contesto culturale, sociale e politico a misura più di “lui” che di “lei”.
Il CeDAV Onlus, con un’esperienza quasi trentennale sul territorio di Messina, oltre alla propria presenza al talk “Living donna” attraverso la testimonianza della presidente, ha distribuito brochure tascabili e offerto informazioni sulla prevenzione e il contrasto alla violenza di genere.