Il coraggio dei testimoni

Questo articolo parla del  “ coraggio dei testimoni”, dal momento che  rendere una testimonianza relativa ad un evento  a cui si è assistito , non è una decisione semplice da prendere per il semplice fatto che le testimonianze rese  assumono una certa importanza all’interno di processo.

Vorrei riflettere assieme a Voi sul perché un comune cittadino decide di fare questa scelta, pur sapendo che la sua vita verrà stravolta, che andrà incontro alle opinioni della gente,  che le sue dichiarazioni verranno messe in dubbio … sicuramente chi sceglie di percorrere questa strada, ha un alto dovere morale nei confronti di se stesso e degli altri,  che tutti dobbiamo riconoscere.

La testimonianza la dovete immaginare come una medaglia a due facce … da un lato, la responsabilità di voler riferire quanto visto,  diventa all’atto pratico un compito ingrato, poiché quel che si riferirà diventerà  un elemento di prova della colpevolezza di qualcuno …  dall’altro lato, la medaglie è fatta di nobiltà d’animo che fortunatamente predomina e sostiene la scelta di testimoniare a favore dei valori di verità e di giustizia a cui si crede profondamente.  

Se ci pensate bene, non è difficile diventare improvvisamente un testimone di un reato  …  pensate a tutti i reati che vengono commessi nelle nostre città , nelle strade che frequentiamo, nel nostro condominio, ma normalmente, quando è ora di parlare, nessuno vede e ancor più , nessuno sente ….  nella maggior marte dei casi , infatti, decidiamo di non denunciare quanto abbiamo visto o sentito per paura di ritorsioni.          

Se tutte le persone che “sanno” o “vedono” decidessero di testimoniare , credo che i nostri Tribunali sarebbero frequentati più da testimoni che da presunti criminali, rischieremmo  di trovarci davanti alla situazione paradisiaca di un numero di testimoni nettamente maggiore al numero dei reati perseguiti.

Se tutti testimoniassimo  ad esempio,  non avremmo la mafia, perché ogni violenza e tentativo di corruzione verrebbe denunciato …  di conseguenza  avremmo  in carcere più mafiosi e meno imprenditori, eroicamente impegnati a puntare il dito contro i loro estorsori … 

Se ci fossero più persone disposte a testimoniare,  molte tipologie di reato non esisterebbero più,  o sarebbero fortemente contenuti. Ma le cose non  vanno così, nella maggior parte dei  casi la gente ha paura di fare nomi e cognomi …

Il coraggio del testimone viene fuori nelle persone quando si tratta di  scomparse o di omicidi maturati in ambienti lontani dalla malavita organizzata.  In questi casi, c’è una discreta apertura e immedesimazione da parte della cittadinanza che  in alcuni casi, s’è rivelata particolarmente importante.

Pensate al ruolo avuto dal fioraio di Avetrana, che ha riferito uno pseudo sogno  in cui che vedeva Cosima e Sabrina Misseri afferrare Sara con la forza   … i giudici ritengono che il fioraio abbia assistito agli ultimi minuti di vita della ragazza. Questa testimonianza ha avuto un’importanza fondamentale nell’ambito dell’aggravarsi  del quadro indiziario a carico delle due donne, che in primo grado sono state condannate  dalla corte d’Assise di Taranto all’ergastolo.

Non è l’unico caso di  testimonianze  di comuni cittadini improvvisamente catapultati nelle aule giudiziarie e in programmi televisivi a tema … pensate al ruolo avuto dal Signor Rampinelli nell’ambito del processo contro il Caporal Maggiore Salvatore Parolisi, anch’esso  condannato in primo grado all’ergastolo, per avere ucciso la moglie Melania Rea.

Queste persone sono accomunate dal fatto che il loro ricordo assume un ruolo di rilievo nell’ambito del  processo per la  morte di due giovanissime donne.  A loro malgrado, sono stati testimoni diretti o indiretti di un evento che ha avuto un epilogo tragico. Consapevoli dell’importanza che assume la loro versione dei fatti, sono coraggiosi perché hanno un altissimo senso di giustizia e  lo dimostrano superando le paure e raccontando agli inquirenti  quanto visto, non visto o sentito.

Inoltre, il loro ricordo può portare alla luce elementi preziosi nella comprensione e ricostruzione dei fatti;  gli stessi elementi  possono essere contestualizzati in tempi, luoghi , possono evidenziare direttamente o indirettamente  delle contraddizioni da parte degli indagati o di altre persone coinvolte a  vario titolo nella vicenda . Infine il ricordo, diventa un elemento di prova  …  un pezzo di un puzzle mancante per la ricostruzione della verità giudiziaria …  quella che vada al di la di ogni ragionevole dubbio …

Il coraggio dei testimoni   sta nel non riuscire a dimenticare quanto visto , il tormento del ricordo e del dubbio è più forte della paura  di parlare. In realtà , il coraggio è dato  dal forte senso morale,  che obbliga moralmente a  contribuire per la scoperta della verità.  A questo coraggio però,  deve seguire la certezza che la giustizia, se responsabilmente supportata dall’aiuto di chi decide di testimoniare,  farà il suo corso in difesa di chi non c’è più e di chi rimane.  Non dimentichiamo che chi decide di testimoniare mette a repentaglio   la propria vita e quella dei propri familiari.

Un altro bell’esempio di forte dovere morale  venuto fuori  anche in questo caso, all’interno di una vicenda che assume  contorni  poco rassicuranti, è  la testimonianza  del giostraio Loris Gozi. Il Signor Loris entra in scena nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Roberta Ragusa , la giovane mamma toscana.

Secondo quanto riferito dal marito Antonio Logli (unico indagato)  la scomparsa della moglie sarebbe avvenuta nel gennaio scorso, senza un apparente motivo logico che spiegasse perché la donna si fosse allontanata nel cuore della notte , in pigiama, in aperta campagna, in inverno inoltrato, presumibilmente a piedi, in preda ad un totale obnubilamento, presumibilmente dovuto a un colpo in testa preso accidentalmente qualche giorno prima … 

Passa il tempo, e di Roberta non c’è traccia … trapelano però molte notizie relative alla  vita privata di Antonio,  si  scopre che ha un’amante storica che nasconde agli inquirenti e che  distrugge il cellulare segreto che utilizzava comunicare con la donna. Viene filmato mentre fa la spesa con l’amata (o l’amante???) e addirittura  mentre si accinge a disfarsi di oggetti riconducibili a Roberta.  È vero che tutte queste azioni fatte da Logli, non  fanno di lui un colpevole certo, ma è anche vero che oltre all’amante, emergono bugie e dubbi.

 È notizia di questi giorni , anche se tutta da provare,  che Antonio Logli pare sia stato visto in compagnia di un amico, nel luogo riferito dal testimone,  nell’atto di simulare,  in un punto esatto che non poteva conoscere , quello che un ipotetico testimone ad una  determinata  distanze potesse vedere o riconoscere.

Loris Gozi  prima che avvenisse questa presunta simulazione, venne sentito dagli inquirenti e ritenuto un testimone attendibile.  È  un testimone coraggioso  perché ha riferito agli inquirenti  un episodio a cui ha assistito la notte in cui è scomparsa Roberta Ragusa …

… si trattava di un uomo e una donna, sul ciglio della strada , fuori dalla macchina,  in un luogo poco distante dall’abitazione dei Logli…. la coppia litiga, poi l’uomo spinge la donna in macchina e riparte …

Loris ha raccontato anche altro, ma questo solo episodio basterebbe , qualora fosse accertato che si  trattasse effettivamente della coppia,  a mandare in frantumi l’alibi del marito che ha sempre sostenuto di essere stato a letto la notte in cui Roberta scomparve.  Eppure,  Loris quella sera lo ha riconosciuto, in auto, in compagnia di una donna …

Loris è uno dei pochi testimoni coraggiosi,  perché non ha negato agli inquirenti quanto a visto … Loris, il giostraio con tre figli che decide di mostrare il suo volto a tutti, lo fa  partecipando alla trasmissione televisiva “Quarto Grado” che sin dal primo momento della scomparsa di Roberta,  seguì la vicenda.

Loris che ha il coraggio di parlare, col dubbio di non essere creduto dagli inquirenti … è stato creduto … ed è qui …  con la sua testimonianza non potrà certo far tornare Roberta,  ma se si dovesse accertare che quella sera, la coppia vista da Loris erano Antonio e Roberta, può certamente contribuire a scoprire la verità sulla scomparsa di questa bella mamma .  

Nel frattempo, Loris  testimoniando s’è liberato di con un grosso peso, l’aver visto e non aver detto …  quella sera,  Loris è stato testimone di una violenza contro una donna , ma potrebbe anche essere stato,   il testimone degli  ultimi minuti di vita di Roberta .

Il tormento che spinge un  testimone a riferire quanto visto è di carattere  morale,  è vissuto come un dovere nei confronti della vittima … ma è anche un percorso molto difficile, per il solo fatto di sapere di essere il principale accusatore di un’altra persona che sostiene tutt’altro …

Credo che a quest’uomo e a tutti coloro che al silenzio  scelgono di parlare,   va dato merito di aver applicato valori di verità e giustizia.

È in questi casi che  normali cittadini diventano uomini coraggiosi, che testimoniano riferendo la verità che  hanno visto … è la scelta che fanno a renderli coraggiosi.

Nicoletta Rosi