I Consiglieri Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo ci provano ancora una volta a smuovere le coscienze e a modernizzare le istituzioni della città di Messina. La proposta di delibera che porta la loro firma e che deve passare al vaglio del Consiglio Comunale è quella dell’istituzione di un Garante delle persone private della libertà.
Dopo il Garante per i Minori, Maria Baronello, nominata in pompa magna e sotto una coltre d’applausi ma rimasta nondimeno una voce silente senza ufficio né attività alcuna, e dopo la pia intenzione del Garante per i diritti delle persone disabili è la volta del Garante per le persone private della libertà
Pur essendo usciti da tempo dal movimento che ha portato Renato Accorinti alla sindacatura della Città di Messina e dimostrato con i fatti e con le parole in Consiglio Comunale un aspra e pungente opposizione all’amministrazione Accorinti, i valori e gli ideali della campagna elettorale sono rimasti gli stessi.
Nasce da questo humus l’esigenza di dotare la città di un Garante per le persone private della libertà, una delibera e un regolamento che pur rivolgendosi alle persone detenute, come previsto dalla L. 27 febbraio 2009 n. 14, aspira a ben altro.
Lo confermano le considerazioni rilasciate dai consiglieri. “La gravità e l’urgenza della situazione carceraria, i casi di abuso nei confronti di persone detenute o sottoposte a TSO, le condizioni di precarietà cui spesso sono sottoposti i migranti nel circuito dell’accoglienza rendono l’istituzione del Garante un atto di civiltà utile e consentono all’ente locale di partecipare alla difesa dei diritti fondamentali di chi si trova in stato di limitazione della libertà personale.
Dal Trattamento Sanitario obbligatorio, alla vicenda surreale del Palanebiolo, dove in pieno inverno i migranti vivono ancora nelle tende, i temi e i problemi della campagna elettorale e dei primi mesi dell’Amministrazione Accorinti sono ancora tutti vivi e vegeti.
Pietro Giunta
Allegati Delibera e Regolamento