Ieri mi è arrivata una segnalazione riguardante i fondi stanziati dal Ministero della Gioventù, soldi che serviranno per finanziare progetti sulla sicurezza stradale.
Ottimo direte voi, visto che l’Italia investe pochissimo sulla formazione dei giovani e dei cittadini in generale.
Effettivamente l’operazione è lodevole ma, come spesso avviene nel nostro paese, quando ci sono di mezzo soldi pubblici le cose non sono molto chiare… anche perchè parliamo di oltre 4 milioni di Euro.
Ecco quindi che leggo una mail molto interessante di Stefano Di Nino che ha fatto una piccola indagine sui vincitori del Bando.
Effettivamente qualcosa stona perchè non ci capisce come mai i soldi finiscono ai ricchi (con tutto il rispetto credo che molti dei soggetti siano più delle aziende che delle ONLUS…) e poi chi opera realmente sul territorio non riesce a farsi finanziare nemmeno un progetto di 2.000 €uro. In Italia ormai si stanno creando delle vere e proprie Lobby che si occupano di sicurezza stradale più per business che per reale interesse. Non mi riferisco nello specifico a chi ha vinto il concorso ma è una situazione generale.
I veri attivi della sicurezza sono costretti a trovare piccoli finanziamenti qua e là, mentre sono spesso le loro idee le più brillanti. Idee che, molto facilmente, vengono “rubate” da chi ha la capacità politica (perchè solo di questo si tratta) di farsi finanziare un progetto costosissimo.
Ci sarebbe da capire chi controllerà le risorse (nostre) impiegate in questi progetti. Sarebbe una vera forma di trasparenza se tutte queste associazioni (senza scopo di lucro?) rendesseropubblici i bilanci di tali progetti affinchè qualsiasi sospetto possa essere zittito. Sarei il primo io ad essere contento che i nostri soldi vengano spesi per progetti funzionali e senza sprechi.
Ma so bene che, vista la cresente attenzione verso la sicurezza stradale, si stanno buttando nel settore (perchè vista la mole di denaro pubblico è proprio un settore imprenditoriale) tantissimi soggetti che con la sicurezza stradale c’entrano poco.
Andrebbero fatte delle indagini sui soggetti incaricati di svolgere i progetti, si potrebbe capire se conoscono davvero le basi della sicurezza stradale (vedi scandalo su Report).
Vincere un concorso pubblico non significa per forza rubare ma a leggere la mail di Stefano Di Nino qualche perplessità resta.
Prendendo ispirazione dalla segnalazione arrivata in redazione ho fatto una ricerca a caso su una delle associazioni che ha vinto: Agenzia Per Lo Sviluppo E L’innovazione Onlus. Scopro che ha sede a Napoli, il suo titolare Fabio Bolletti Censi è uno dei fedelissimi di Gianfranco Fini e oltre ad essere un imprenditore del settore formazione (che spesso si finanzia con soldi della Comunità Europea) ha anche una società di forniture ospedaliere…
E secondo me scavando scavando, partendo dai nomi dei presidenti, si può scoprire ancora molto. Ovviamente i commenti finali li lasciamo a voi. Io la mia idea me la sono fatta.
AGGIORNAMENTO: leggete anche questa inchiesta del sito l’AnteFatto!
1° posto: 311.000 euro per la Fondazione Ania… con sede di lusso in via del corso a Roma!!
2° posto: 301.000 euro per Associazione generale cooperative italiane… dedita all’agricoltura e pesca con una banca propria che c’azzecca con la sicurezza stradale!!
4° posto: 276.000 euro per i Giovani Professionisti Italiani Onlus che si dedica ai professionisti emergenti…
6° posto: 287.000 euro per la Ass.ne Help Handicap, la quale effettua Servizio di trascrizione da nastro ed imbustamento presso la Camera dei Deputati e fa parte del consorzio Fatebenefratelli… http://immiweb.org/coophelp.htm
9° posto: 262.000 euro per la Fondazione Aila onlus per la lotta contro l’Artrosi e osteoporosi…
Tutte con sedi rigorosamente nelle zone di Roma di lusso… questa è la politica cosa volete farci!! Se non conosci non ottieni!! Il problema è che le onlus, fondazioni, cooperative sociali ecc. ecc. dovrebbero essere messe sotto la lente della Guardia di Finanza e se ci sono delle evidenti compromissioni dei titolari e dei conti economici queste andrebbero chiuse all’istante. Questo sperpero di denaro pubblico è inaccettabile e non sono solo casi isolati e pochi birbantelli a giovarne, attenzione!!
Fonte:
Stefano Di Nino – COES LAZIO – coeslazio.it