E’ solo per questo motivo che oggi, il 31. Ottobre 2013, gli utenti hanno trovato gli uffici del Dipartimento Edilizia Scolastica, del Dipartimento Esproprio e due Assessorati chiusi per disinfestazione.
Ma andiamo per ordine, il topolino prefestivo è una bestiolina simpatica ed amena. Non è una zoccola, non è un sorcio o un topo di fogna che puoi trovare ed uccidere facilmente. Infatti, sapendo di essere ben voluto e di apparire innocuo, per le feste comandate (Natale, Pasqua, I morti ) è solito travestirsi ed intimorire la solita collega schizzinosa,la quale con grida stridule e altisonanti allerta in successione: la polizia, i pompieri, i sindacati, l’autoambulanza, i politici, la lega antivivisezione, la lega ambiente, la lega a tutela degli animali ed un altro centinaio d’associazioni e comitati. Il risultato, da anni sempre lo stesso, è che non risulta sia mai stato catturato un topo e figurarsi il topolino prefestivo, E’ da anni che si aggira nei corridoi del piano terra del palazzo comunale ed ormai è diventato di compagnia come se fosse un vero e proprio criceto. Tutti sanno dove si trova o dove bazzica ma non hanno a cuore d’ucciderlo o eliminarlo. Anzi sapendo che è ghiotto della carta stantia dei vecchi faldoni impolverati di appalti e appalti di tanti anni addietro, tutti noi gli prepariamo il mangiare per la notte. E’ per questo che all’indomani le scrivanie degli impiegati comunali del piano terra sono sempre piene di carte e faldoni stropicciati, lavorati e vorrei dire sudati. Tutto possiamo dire del topolino prefestivo, che è un birichino, che è colpa sua se non siamo riusciti a fare quella tal pratica da cui manca un foglio o da cui è scomparso il relativo documento. Alcune volte se non funziona il computer siamo sicuri e certi che vi è il suo zampino e che con quei denti aguzzi, da topo appunto, chissà quanto rame dai fili si è rubato (errata corrige: mangiato). L’unica cosa che non possiamo dire e che non sia riconoscente ed opportunisticamente vicino a tutti noi che gli vogliamo bene.
Ora dovete sapere che come tutti i topi anche il nostro eroe rifugge dagli appalusi e dagli onori ed è per questo che di solito evita di farsi vedere. Allo stesso tempo ha da tempo imparato che il Sabato, la Domenica e tutte le feste comandate i corridoi di Palazzo Zanca deserti diventano il suo regno e le scrivanie il suo desco apparecchiato. Centinaia di deschi apparecchiati tutti per lui con la possibilità di invitare amici e parenti da tutto il circondario. A questo compito d’inviti e relazioni sociali dedica di solito il venerdì pomeriggio e con il tempo ha imparato che per le feste infrasettimanali si deve attrezzare. Possiamo concludere che questa festa per il topolino e ed i suoi amici durerà tre giorni e mezzo e che io per l’occasione ho lasciato sul desco ben tre fascicoli, due fogli volanti e penne e matite a volontà.
Pietro Giunta
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