Il rispetto per la persona sembra non poter appartenere a Ilaria Boemi. Dopo essere stata vilipesa subito dopo la sua morte da pseudo intellettuali e fatiscenti giornalisti ancora oggi la sua memoria si trova a doversi confrontare con i vandali o peggio ancora da chi, forse da questa morte ne ha subito un danno nella propria attività delinquenziale.
La lapide che ricordava la giovane messinese, posta in prossimità del luogo che l’ha vista morire era spesso ritrovo per gli amici di Ilaria e, non raramente, qualche giovane è stato visto accanto alla stele quasi a voler ancora parlare all’amica.
Ma da questa notte il simbolo di una giovane vita rubata è anche il simbolo di una porzione di città che non vuole accettare la realtà di una delinqueza assurda, violenta che spadroneggia sulla sponda dello stretto.
I continui sequestri di droga, effettuati senza sosta dai carabinieri danno fastidio, ci si sente lesi in quella che si crede una libertà oppress; drogarsi e far drogare, vendere droghe e guadagnare. Non importa se un’ altra Ilaria potrebbe morire
Cancellare il ricordo per ristabilire “l’ordine”. Questo è il loro messaggio al quale NOI non ci associamo e combatteremo ogni giorno, insieme alle forze dell’ordine e alla stragrande parte dei messinesi che, onesti, aborrono certe logiche
Ai genitori, alla sorella e agli amici di Ilaria va il nostro abbraccio e il consiglio di continuare a combattere nel nome di Ilaria, ricordandoci che possono distruggere una lapide ma non la nostra volontà