John Coltrane e il suo sax hanno ispirato i più importanti musicisti della storia. Persino Milles Davis, inizialmente scettico su di lui, lo volle nel suo straordinario quintetto firmando pagine preziose ed insostituibili nell’arte del jazz, soprattutto anni settanta. L’energia vitale del sassofonista statunitense entra nel cuore della gente ed è un efficace input per nuovi esperimenti melodici. A lui è dedicata la performance multimediale dell’Associazione “La ragnatela” onlus che lavora con artisti diversamente abili e che metterà in scena il prossimo sabato 6 marzo alle 19, a Messina in via Maddalena n. 8, presso la Casa del Con, “Interstellar space”. E’ un vero e proprio omaggio al jazzista Coltrane “a cui – sottolinea l’associazione – dobbiamo la straordinaria concezione della musica che consente al Laboratorio Suono & Ritmo di accogliere e mantenere in un flusso vitale i ritmi di tutti, di rompere i codici predefiniti, di affidarsi al potere degli spazi sonori”.
Se da una parte Coltrane è riuscito con il suo innato perfezionismo a trasformare il jazz popolare in musica colta e ad assorbire le melodie esotiche di altri paesi rendendo originale qualunque sua composizione, dall’altra parte il gruppo de “La ragnatela” sperimenta ormai da tanti anni la capacità dei giovani diversamente abili di ascoltare, interpretare e riprodurre la musica con i più vari linguaggi dell’arte.
La spettacolo dal titolo “Interstellar space” è il risultato di una ricerca teatrale e musicale sviluppata da oltre un anno con i ragazzi portatori di handicap che frequentano i laboratori DArt e Suono & Ritmo dell’associazione, coordinata da Giovanna La Maestra, Alessandra Licata, Francesca Billè e Angelo Tripodo.
La performance è un viaggio immaginario nello spazio stellare, che ha origine dai racconti delle nostre nascite e che ha ispirato le poesie, le installazioni, le pitture, le azioni teatrali e le improvvisazioni musicali messe in scena.
I bisogni espressivi dei giovani diversamente abili sono spesso più spiccati dei normodotati, richiedono libertà e spazio di azione perché non vengono rinchiusi dalle convenzioni sociali o dai gesti formali. Per questo lo spettacolo rappresenta uno strumento per coordinare la pluralità dei linguaggi artistici e dei percorsi creativi offerti ai ragazzi con queste problematiche nei due Laboratori DArt e Suono & Ritmo durante l’intero anno e quotidianamente.
I tanti momenti della performance, le parole, i suoni delle percussioni sono i prodotti della loro ricerca e si intrecciano con le proiezioni di una cinepresa che, dal vivo, crea particolari effetti di luce e converte gli oggetti da loro realizzati in paesaggi astrali. All’evento parteciperà anche la flautista Alessandra Giura Longo che interviene nel tessuto musicale con la sua straordinaria tecnica di improvvisazione e con la magia dei suoi flauti.
E’ necessario fare un passo indietro per spiegare come funzionano i laboratori e capire più profondamente gli artisti che li seguono:
Il laboratorio DArt, aperto la mattina, dal lunedì al venerdì, rivolto a ragazzi e adulti disabili è costituito da un gruppo di outsider dell’arte che lavora insieme con modalità cooperative ad un comune progetto. Esplora e utilizza prevalentemente il linguaggio visivo e quello corporeo, attraverso il disegno, la pittura, la fotografia, la videoart, le installazioni, gli assemblaggi, le azioni teatrali, le narrazioni e il canto.
“Dall’anno prossimo – chiarisce una dei responsabili, Alessandra Licata – intendiamo aprire negli stessi giorni un secondo laboratorio, rivolto a ragazzi disabili che hanno concluso l’esperienza scolastica, per intraprendere con loro un nuovo percorso. Lavoreremo oltre che sui linguaggi delle arti visuali, anche sulla comunicazione multimediale e sul recupero di pratiche artigianali tradizionali (restauro del legno, etc….).
“Il laboratorio Suono & Ritmo, rivolto a bambini, ragazzi e adulti anche disabili – continua – è aperto da ottobre a giugno a cadenza settimanale e cura attività di espressione musicale. Si articola attraverso una produzione musicale svincolata da codici predefiniti la cui partitura viene scritta dall’organizzazione dello spazio sonoro e dalla combinazione delle installazioni musicali e dai ritmi naturali di ciascuno dei partecipanti”.
Le note del sax di Coltrane arrivano dritto al cuore come anche i ritmi, le armonie e i movimenti curati dagli allievi dei Laboratori DArt e Suono & Ritmo.
“Interstellar space” è ad ingresso libero.
Si preannuncia uno spettacolo molto suggestivo e pieno di emozioni perché questi ragazzi outsider dell’arte posseggono una sensibilità non comune ed appassionante.