Incominciano a farsi sentire i primi effetti dell’indagine della Procura della Repubblica di Messina sui bilanci del Comune di Messina, aperta recentemente per falso ideologico e abuso d’ufficio nei confronti di 73 indagati, tra amministratori e tecnici, che hanno approvato i bilanci del Comune tra il 2010 e 2012. Dopo la “sospensione” dalla carica di Presidente della 1° Commissione Bilancio e Partecipate del Comune di Messina di Franco Mondello, ex Vicesindaco del Comune di Messina e uno degli indagati dalla Procura, arrivano oggi le dimissioni del Vicepresidente della Commissione, la consigliera di CMdB, Nina Lo Presti.
Con una nota indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, ai singoli consiglieri, al Sindaco e al Segretario Generale, la Lo Presti ha formalizzato le sue irrevocabili dimissioni dalla carica di Vicepresidente, rilevando nel merito che il “Bilancio Consuntivo relativo al 2013 del Comune di Messina non è sostenibile e credibile contendo uno straordinario avanzo d’amministrazione ed una serie di “anomalie” ..;
Appare in tutta evidenza che le motivazioni della Lo Presti sono molto vicine all’ipotesi di reato su cui la Procura indaga e cioè che i Bilanci Comunali possano aver previsto previsioni di entrata inverosimili e omissione di vario genere atti ad “evitare” il disseto come abbiamo già rilevato in un precedente articolo. Nel caso del Consuntivo 2013, le considerazioni che portano la Lo Presti a dubitare della sua attendibilità risiedono nella possibilità che la legge e una “interpretazione benigna ” dell’Amministrazione Accorinti hanno dato affinché non si considerassero tra le voci a passivo del Bilancio 2013 i debiti delle partecipate, da inserirsi in un secondo momento nel piano di riequilibrio di bilancio decennale ma che di fatto rendendo il consuntivo 2013 quantomeno “anomalo”.
Questo da una parte ha consentito all’Amministrazione di vantare dopo anni di passivo quello che la Lo Presti chiama “uno straordinario avanzo d’amministrazione” e dall’altra parte pone i consiglieri nella “scomoda” figura di coloro che approverebbero un bilancio tecnicamente “falso”. Ed è in questo contesto che l’amministrazione per tacitare i timori dei Consiglieri Comunali ha chiesto un parere, in merito alla possibilità di considerare o meno i debiti delle partecipate, direttamente ai tecnici del Ministero.
“ Io ritengo, continua la Lo Presti, che la Commissione in questo momento abbia bisogno di una figura di “garanzia” stante il super lavoro che sarà chiamata a svolgere con gli organi di governo amministrativo e di controllo, nonché a sviluppare la necessaria capacità di dialogo con le forze politiche in Consiglio comunale. Tutto ciò io in questo momento ritengo di non poterlo svolgere, perché ho delle convinzioni che mi portano a pensare che il piano di riequilibrio non sia la soluzione per questa città ed anzi che esso sia predisposto in modo tale da colpire le fasce più deboli…era meglio il dissesto ?…Io propendo per una scelta drastica di demarcazione netta tra il passato ed il presente…”
Sotto questa luce ed avendo sempre a mente l’indagine della Procura si comprende meglio come certe “mosse” politiche siano il frutto di scelte “obbligate”. Prima fra tutte la sospensione del Consigliere Mondello che indagato proprio sui Bilanci Comunali “inverosimili” in questo modo evita di mettere mano su un consuntivo 2013 che è pieno di perplessità o le dimissioni della stessa Lo Presti che, al di là delle valutazioni politiche poste a base della decisone, sposa in pieno il disegno investigativo della Procura. Per la Procura infatti, i Bilanci 2010/2012 sono stati approvati pur non essendo “verosimili” proprio per evitare il dissesto alla città e quindi ammettendo oggi il dissesto come affermato dalla Lo Presti si schiva il “cappio” di un bilancio già dichiarato pieno di “anomalie”.
Un’altra considerazione di carattere squisitamente politico nasce dalle dichiarazioni fatte in aula consiliare dal Consigliere Mondello, che di fronte alla richiesta di spiegazione della Lo Presti in merito al concetto di “sospensione”, dichiarava che la stessa non era titolata a porre la questione tra sospensione e dimissione…e che era tirato dalla giacchetta dal vicesindaco affinché non si dimettesse”.
Sentito in merito a questa frase è lo stesso consigliere Mondello che conferma il rapporto preferenziale che vi è. “Il Vicesindaco mi ha sempre sollecitato a portare avanti le istanze (Bilanci e Partecipate) e con atto di responsabilità e con atto d’attaccamento a quello che è il ruolo del Presidente di Commissione io ho…”
Se a tutta la vicenda aggiungiamo che vi è ancora la possibilità che il commissario Regionale intervenga, stante il ritardo nell’approvazione del consuntivo e ponga il suo aut aut…”la scadenza per approvare il consuntivo era il 30 Giugno, ci conferma la Lo Presti e se (il commissario regionale) ci intima entro 20 giorni d’approvare il bilancio senza ricevere risposata positiva scatta la sanzione dello scioglimento del Consiglio Comunale…” ci rendiamo conto come i Consiglieri Comunali si trovino tra la scure ed il martello. Tra la magistratura da una parte che vuole Bilanci veritieri e un Commissario Regionale che si accontenta anche solo di un bilancio “formalmente” valido pena la decadenza.
Allo stesso tempo possiamo notare come una decisone “politica”, come può essere quella della sospensiva di Mondello o delle dimissione della Lo Presti, non è mai da considerare da un solo punto di vista ed a conferma di ciò basta leggere quanto la Lo Presti ci dichiara concludendo.
“Dal 14 Luglio e cioè da quando Mondello si è sospeso, conclude la Consigliera Nina Lo Presti, e pur essendoci un Vicario ( che è il consigliere Nicola Cucinotta il quale sarebbe colui che dovrebbe sostituire Mondello), di fatto la commissione l’ho presieduta io…ed era in qualche modo come se fossi un’abusiva della Presidenza. Perché quando si costituii la Commissione la fiducia, attraverso il voto, era stata riconosciuta al Presidente Mondello…e stante che lo stesso si è solo sospeso… figura questa che non esiste nel TUEL (Testo Unico enti Locali)…e che la Presidente del Consiglio Comunale pur sollecitata diverse volete non ha dato risposta in merito io non mi sento più titolata a presiedere la commissione.
Pietro Giunta