Il 9 giugno, a Pistoia, nel palazzo della Provincia in piazza San Leone, si è svolta una cerimonia pubblica per celebrare un duplice evento: due sale dell’edificio hanno ricevuto una intitolazione ufficiale , con l’apposizione di due targhe commemorative.
L’evento è stato preceduto da una conferenza stampa a cui sono intervenute fra gli altri la Presidente della Provincia Federica Fratoni, il vice sindaco di Pistoia Daniela Belliti, la Presidente della commissione Pari Opportunità Marianna Menicacci; in questa sede sono state spiegate alla stampa ,ai rappresentanti delle istituzioni e a tutti i presenti le motivazioni e le procedure che hanno portato la Provincia, alla fine del proprio mandato, a lasciare alla cittadinanza un segno concreto e un ricordo simbolico della propria attività.
Per esplicita volontà della commissione Pari Opportunità con cui ha assiduamente lavorato la collabora-trice del sito “Toponomasticafemminile” Laura Candiani –una sala è stata intitolata alle due giovani donne che furono elette nell’Assemblea costituente nella circoscrizione Pistoia-Firenze: Bianca Bianchi e Teresa Mattei ; entrambe attive nella Resistenza, una del PCI, l’altra del PSI , riscossero grande fiducia dagli elet-tori e nella loro attività politica e sociale continuarono tutta la vita ad impegnarsi a favore delle donne. La Mattei – detta la “ragazzina di Montecitorio” – da molti è ricordata ancora oggi per aver suggerito la mimosa come simbolo della
festa delle donne, della Bianchi forse non tutti sanno che nel ’46 ebbe il doppio di preferenze di Sandro Pertini e fu promotrice di leggi all’avanguardia a favore dei figli nati fuori dal matrimonio.
Durante la cerimonia un’altra sala del palazzo è stata intitolata a Maria Luisa Palandri Reali , figura fem-minile scelta dagli studenti delle scuole superiori della Provincia attraverso l’iniziativa: ‘ “Nome singolare femminile. Pistoia ieri e oggi: una sala nel ricordo, un ricordo nella sala”.Commissione Provinciale Pari Opportunità e Consulta Provinciale degli Studenti promuovono la toponomastica di genere. ‘ Fra le tante interessanti proposte pervenute , la scelta è caduta su una pistoiese; rimasta giovanissima vedova di guerra e madre , ha dedicato la propria vita generosa al lavoro di insegnante e soprattutto a sostenere le vedove e gli orfani con molteplici iniziative, senza trascurare la politica attiva e il ruolo sociale delle casalin-ghe , che le stette molto a cuore.