La rottamazione dei ricordi

La crisi economica raggiunge ogni fascia produttiva ma, a subirne gli effetti devastanti sono ovviamente le fasce più deboli.

Gli artigiani sono fra i più colpiti, ma fra tanti ci ha impressionato l’iniziativa posta in essere da un fotografo messinese; Filippo Isolino, presente nel settore da oltre 60 anni.

“Sino a qualche anno fa era molto più facile avere una corretta conduzione economica della mia attività – ci dice Filippo – Oggi insieme a me ci sono i miei figli, ai quali speravo di consegnare il negozio, giunto ormai alla quarta generazione, e il pacchetto clienti, ”

Tutto questo ci sembra perfetto e non riusciamo a vedere
dove sia l’ingranaggio rotto, quello che blocca l’intero meccanismo
commerciale.

“Oggi capita spesso che il cliente desideri un buon lavoro, unico ricordo per una importante cerimonia, fermo restando, però, che al momento di ritirare il lavoro commissionato si trovi a fare il bilancio con esigenze familiari diverse, il ritiro viene continuamente rimandato e gli album si accatastano sugli scaffali”

Ma una soluzione è stata immaginata da Filippo: “ come hanno
pensato, proporre la “rottamazione” delle cartelle esattoriali, al fine di
recuperare introiti, anch’io sto proponendo ai miei clienti la “rottamazione”
dei servizi realizzati”

“Ho fra gli scaffali servizi realizzati da oltre uno due anni e ovviamente ognuno di essi rappresenta importanti anticipi economici ai quali non ho avuto riscontro. Rottamare i lavori significa chiedere al cliente di pagarmi le spese o poco più, magari in poche rate. In questo modo io potrei far rientrare le spese sostenute e dare modo al cliente di potersi appropriare dei suoi importanti ricordi”

Un rottamazione dei ricordi, un modo per poter far
sopravvivere il genio e la professionalità di un artigiano, troppo spesso
bistrattato dallo Stato e costretto a disagi dai clienti