13 maggio ’10 – La Cisl Funzione Pubblica e la Cisl Medici presentano le osservazioni e le proposte di integrazione all’Atto Aziendale dell’Azienda Sanitaria Provinciale illustrato dal Direttore Generale dott. Giuffrida.
La Cisl ha stigmatizzato il comportamento dell’azienda per la mancata informazione preventiva concretizzata con la trasmissione del documento, sapendo che altri soggetti hanno avuto modo di avere consegnata la copia con congruo anticipo.
Nell’incontro di lunedì scorso è stato chiesto tempo per la poter formulare proposte finalizzate a migliorare ed integrare il documento e quindi dare un valido apporto a sostegno della programmazione sanitaria sul territorio messinese.
Le osservazioni forti vanno in riferimento agli stabilimenti ospedalieri di Mistretta e Lipari in quanto per la loro specificità orografica fortemente penalizzante, dovrebbero mantenere aree chirurgiche e mediche con la presenza quantomeno di specialità quali l’ostetricia e ginecologia, l’ortopedia e la cardiologia nonché attivare nel presidio ospedaliero di Mistretta i posti letto di riabilitazione post acuzie.
Sullo stabilimento di S. Agata Militello è necessario elevare le strutture di anestesia e rianimazione a strutture complesse, nonché l’istituzione di posti letto di lungodegenza riabilitativa.
Altra nota dolente è per lo stabilimento di Milazzo – Barcellona che in ragione della prossimità dei due presidi ospedalieri, bisogna ripensarli in direzione di una più equa distribuzione delle strutture e caratterizzarli per specificità senza operare il depotenziamento sproporzionato del primo a favore del secondo.
Sullo stabilimento di Taormina è necessario elevare l’unità operativa di urologia a struttura complessa, come va mantenuta il reparto di cardiochirurgia pediatrica, e rendere autonome le unità di chirurgie generale e oncologica.
Nel dipartimento di salute mentale vanno mantenuti i 30 posti letto nel servizio psichiatrico di diagnosi e cura per l’area metropolitana nonché la neuropsichiatria Infantile nell’area materno infantile.
Va sicuramente rispettata la legge regionale 15 febbraio 2010 n.1, istituendo le unità operative delle Professioni elevate a strutture di staff. Come va data maggiore rilevanza al nuovo modello di organizzazione dell’assistenza territoriale e distrettuale,come previsto dalla normativa, ponendo al centro il paziente, facilitando, realmente l’accesso ai servizi e l’iter assistenziale complessivo, realizzando la vera integrazione Ospedale-Distretto nonché delle diverse componenti assistenziali quali medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e amministrazioni locali.