Luca Eller, tra dissesto e inciucio.

Siamo al dissesto, il dissesto è dietro l’angolo, verso la dichiarazione di dissesto. La via per evitare il dissesto è la ferma volontà, #sipuòevitare, “il peggio è scansabile purché tutti si impegnino nello scopo pensando al proprio futuro come dipendenti utenti cittadini”.

Sono queste le contrapposte esternazione, e per certi versi sbalorditive, che l’Assessore al Bilancio del Comune di Messina, Luca Eller Vainicher, ha rilasciato in meno di un paio di giorni in Commissione consiliare, nei corridoi comunali, agli organi di stampa e su fb. Soltanto con la breve permanenza in riva allo stretto, Assessore da pochi mesi e tecnico dei bilanci comunaleida inizio anno, si può giustificare questo suo dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Un giorno il dissesto e l’altro il suo rimedio. Il dissesto c’è o non c’è e se c’è non consiste nelle dichiarazioni, speranze o aspettative dell’assessore Eller, ma in una procedura tecnica, complessa e articolata frutto di dati contabili certi, di parametri previsti per legge, di violazioni sistematiche della normativa finanziaria degli enti locali.
Del resto, di dissesto a Messina si parla sin dai tempi del Commissario Croce, dove i debiti in contestazione erano 500 milioni e non i 50 o 100 di cui oggi parla Eller. Nessuno vuole mettere la testa sotto la sabbia ma è arrivato il momento di dire basta a questo clima da fine del mondo che si vive a Palazzo Zanca e si vuol far vivere alla città intera. Sono quattro anni che si fa leva sulla paura degli impiegati, dei cittadini, delle imprese, quattro anni che sembra di vedere sempre gli stessi film da fine del mondo che andavano per la maggiore negli anni 2000.
Ma forse quello che stride maggiormente è il comportamento poco tecnico e molto “politico” dell’Assessore Eller. Entrato nella giunta di Renato Accorinti in sostituzione del vicesindaco Guido Signorino proprio per le sue apprezzate doti di tecnico e per aggiustare i bilanci dell’amministrazione comunale, da lui conosciuti a menadito sin da Novembre 2015 attraverso il lavoro certosino sul riaccertamento straordinario e il previsionale 2015 di pochi mesi fa, oggi cade dal pero dichiarando che vi è un buco di 50 milioni e che il dissesto è dietro l’angolo.

Ma non è solo questo, vi è anche un certo modo di fare da politico navigato, una certa propensione al colpo di teatro, uno stile del compromesso politico alla vecchia maniera che ha fatto storcere il naso a molti consiglieri e a molti componenti della giunta. E i corridoi di Palazzo Zanca sussurrano di scontri e grida sempre più alte che escono fuori dalle riunioni della Giunta Accorinti, come l’ultima riunione che ha visto sul tavolo il provvedimento che recepiva il recente accordo che l’Assessore Eller ha preso con le organizzazioni sindacali per il riconoscimento del salario accessorio dei dipendenti comunali. Provvedimento che non ha visto la firma del Dirigente preposto e che è passato solo perché la Giunta per salvare capra e cavoli è stata costretta ad assumerlo direttamente come provvedimento proprio.

Più grave politicamente è l’incontro a porte chiuse che l’Assessore al bilancio Eller oggi ha avuto con il gruppo consiliare dell’UDC. Dal capogruppo Mario Rizzo sino ad arrivare a Libero Gioveni, i consiglieri dell’UDC che tanto hanno fatto discutere con la loro presentazione formale dell’atto di sfiducia al Sindaco della Città Renato Accorinti, si sono riuniti nella sede istituzionale dell’UDC a Palazzo Zanca con l’Assessore al Bilancio della Giunta sfiduciata. Una certa politica e un certo modo di fare politica. Chiusa la porta e lasciato fuori l’impiegato comunale addetto alla sede, la riunione si è prolungata per circa 20 minuti.  

I gesti in politica contano e hanno un significato e quello fatto oggi dell’Assessore non è sfuggito. Interpellati in merito sia la capogruppo di CMdB Lucy Fenech che il vicepresidente del Consiglio Comunale Nino Interdonato hanno bollato come politicamente scorretto l’incontro, salvo che lo stesso incontro l’Assessore ora non lo faccia con tutti gli altri gruppi politici. Sulla stessa linea la Consigliera Rita La Paglia: “E’ un aborto politico perché eticamente e ideologicamente inaccettabile che una volta intrapreso un percorso non si sia coerenti” in ultimo è Maurizio Rella a precisare che il gesto dell’Assessore è politicamente scorretto.

Non sappiamo quali siano state le grandi manovre oggetto dell’incontro a porte chiuse tra l’Assessore Eller e il gruppo consiliare dell’UDC. Per la maggiore va l’ipotesi che vede i consiglieri UDC pronti a votare positivamente i prossimi provvedimenti finanziari dell’Amministrazione Accorinti, nonostante avessero presentato la sfiducia formale, per non fare cadere veramente il Sindaco e sua la Giunta. La più cattiva, invece, si riporta alla recente autocandidatura a Sindaco della Città di Giovanni Ardizzone, l’attuale presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana in quota UDC, e al tentativo di Eller di rimanere attaccato allo Stretto di Messina anche dopo Accorinti.

@PG