Le pari opportunità sono un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico.
La discriminazione basata su religione o convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali è proibita in tutta l’Unione europea poiché può pregiudicare il conseguimento degli obiettivi del trattato CE, in particolare il raggiungimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone. (Vikipedia).
Mail, documenti protocollati, telefonate, incontri, PEC non sono bastate a far comprendere l’importanza del funzionamento della delega alle Pari Opportunità. Oltre un anno di solleciti per ricevere blande promesse che mai sono state mantenute.
Oggi diciamo basta.
La titolare di questa delega l’Assessora Previti sicuramente sarà oberata d’impegni per quanto
concerne le altre deleghe al punto di ritenere secondarie le istanze per la
tutela dei tanti.
A seguito acceso colloquio telefonico a fine settembre si era
data 15 giorni per riconvocare almeno il tavolo contro l’omobitransfobia e la
violenza di genere avviata con successo dalla precedente amministrazione. Alla
scadenza del tempo fissato nulla si è visto.
Pertanto ho già inviato una mail all’assessora Carlotta Previti chiedendole di
rimettere la delega P. Opportunità.
La ringraziamo per la gentilezza sempre dimostrata e l’ottimo dialogo che si era instaurato. Ma non basta a tutelare i diritti.
Rosario Duca