Lo scorso 3 Agosto è arrivata una inaspettata dichiarazione dell’Autorità portuale che apre nuovi sviluppi sulla questione dell’affaccio al mare e del conflitto di competenze annoso che ha visto contrapposti per troppo tempo l’Amministrazione comunale di Messina e l’ente statale . Il Commissario Antonino De Simone ha consegnato alla Gazzetta del Sud ( Gds ) un’insieme di proposte dirette all’Amministrazione, sostenendo di esser pronto a cedere una serie di aree di grandissimo interesse sia per l’affaccio al mare, sia per le prospettive economico – sociali dello sfruttamento adeguato di queste aree . Parliamo dell’area della Fiera di Messina, la strada di San Raineri, l’ex Gazometro , Parco Belfiore, Villa Sabin, ed altre, secondo quanto riportato da Gds . Ma sostiene che bisogna affrettarsi, prima che il suo mandato termini con la fusione dell’Autorità Portuale con Gioia Tauro .
La prende come una propria vittoria il Movimento Cambiamo Messina dal Basso ( Cmdb ) che ha sostenuto il suo Sindaco in questa lunga battaglia per restituire zone sottratte alla collettività e alla fruizione di tutti, portando avanti in particolare tutta una serie di iniziative in autonomia con la campagna “ Il Mare Negato ” . In una nota del 4 Agosto il Movimento con sede in Via Mario Giurba accoglie “ con profonda soddisfazione le affermazioni del Commissario dell’Autorità Portuale, De Simone, riportate dalla Gazzetta del Sud. ” Si può ritenere insomma superato il contenzioso che non ha trovato termine ancora e non ha dato risposte riguardo all’attribuzione delle titolarità delle aree e dei beni . Superato però non con le carte e con la legge ma con il buon senso . Nel comunicato scrive infatti Cmdb “ Crediamo sia inutile polemizzare se le aree fossero originariamente del Comune o successivamente sdemanializzate, l’importante è che cittadine e cittadini tornino a reimpossessarsi del proprio mare, e con esso, della propria identità, facendo rinascere la città ” .
Le attività della Campagna “ Mare Negato ” sono iniziate con una manifestazione, quella del 16 gennaio 2016 a Piazza Cairoli ed un presidio, il 23 Gennaio successivo a Piazza Pugliatti, promosse assieme alla Confederazione Unitaria di Base ( CUB ), l’Altra Europa con Tsipras, La Casa Rossa, Meetup Grilli dello Stretto, ORSA – Sindacato Autonomo di Base, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà . L’obiettivo principale di queste mobilitazioni è stato “ riaffermare il diritto dei cittadini e delle cittadine messinesi a scegliere democraticamente la destinazione d’uso del proprio waterfront e a fruire liberamente delle decine di chilometri di costa che da anni sono negate alla città ” .
In particolare molte energie sono state spese per la Zona Falcata, autentico gioiello dimenticato della città di Messina, che versa in condizioni di degrado . Adesso anche per essa si aprono nuove prospettive e possibilità, con una eventuale cessione o collaborazione tra Comune di Messina ed Autorità Portuale . Il movimento Cmdb e gli altri membri della piattaforma Mare Negato hanno vigilato affinché questa potesse essere restituita ai cittadini ed Accorinti non accettasse compromessi al ribasso . Anche la Fiera però rientra tra i luoghi appartenenti al waterfront e per cui Cmdb ha lottato, soprattutto per l’importanza del suo Teatro . Il Patto per la Falce siglato il 26 Gennaio di quest’anno a Palermo e firmato a Febbraio a Palazzo Zanca ha aperto nuovi spiragli di collaborazione tra Amministrazione ed Autorità Portuale . Il Primo Cittadino si è impegnato a cedere la zona Falcata, ma come richiesto in un incontro proprio dalla piattaforma Mare Negato, ha accettato in cambio dell’apertura alla fruizione per i cittadini messinesi . Con il Patto infatti l’area, da ora in poi nella disponibilità e proprietà dell’ Autorithy, dovrà essere messa in condizione di essere accessibile ai cittadini, attraverso diversi progetti . Bisognerà vedere adesso cosa sarà del Patto della Falce nel caso in cui De Simone dovesse decidere di cedere tra le altre proprio la Falce al Comune di Messina . Ci sarebbero eventualmente nuovi progetti condivisi tra i due enti . Quello che più importa è che essi lavorano in sinergia per assicurare ai cittadini l’accesso a luoghi della città finora negati o raramente ed occasionalmente godibili .
Altro nodo che i membri della piattaforma Mare Negato hanno affrontato è stato quello della Rada San Francesco e del rinnovo della sua concessione, con una Assemblea pubblica organizzata proprio da Cmdb il 3 Gennaio scorso , a cui erano presenti tra gli altri il Sindaco e l’assessore Sebastiano Pino, ed altri rappresentanti della Piattaforma, ma non vi hanno preso parte l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto, nonostante invitati . Spetterà adesso ai cittadini poter vedere ed osservare i frutti del lavoro di Amministrazione e membri di Mare Negato ( ma bisogna riconoscere l’importanza anche del ruolo del Commissario De Simone che alla fine ha teso una mano ai cittadini ) e vigilare sull’effettivo seguito di accordi e promesse fatte .