garanzie patrimoniali richieste dagli istituti di credito a tutti coloro che hanno difficoltà ad accedere ai canali tradizionali.
Un progetto, già realizzato in Bangladesh e in India, ispirato ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione, in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana”.
L’obiettivo è “combattere la rassegnazione e la mentalità legata all’assistenzialismo, promuovendo invece una nuova cultura del lavoro nella consapevolezza della urgente necessità di un radicale cambiamento di mentalità e cultura che porti i giovani e le persone ad attivare le proprie potenzialità in un’ottica di imprenditorialità personale”.
Requisito fondamentale per accedere al finanziamento MicroCredito, è la difficoltà oggettiva di accesso alle istituzioni finanziarie a causa del profilo socio – economico e l’esclusione di beni voluttuari quale motivazione alla richiesta di erogazione. I fondi di microcredito saranno distribuiti per il 90% agli appartenenti dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela e il restante 10% agli appartenenti ad altre Diocesi.
L’iniziativa è stata presentata da Padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas di Messina, da Francesco De Domenico e Fabrizio Vigorita, rispettivamente e direttore generale di Banca Antonello e da Padre Nino Caminiti, presidente della Fondazione AntiUsura Padre Pino Puglisi. Era presenta anche Dario Latella, rappresentante di InnovaBic, società che collaborerà all’espletamento delle pratiche finanziarie.
“Vogliamo fornire nuove opportunità di realizzazione alle persone e assistenza ai più deboli – ha esordito padre Gaetano Tripodo – combattendo la mera logica del puro assistenzialismo e aiutando le persone a concretizzare i propri progetti. Si vuole trasmettere una nuova “cultura del lavoro”, ispirata ai valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione, in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana. La crescente e oggettiva difficoltà dell’accesso al credito per alcune categorie sociali deve fare porre l’attenzione sulla necessità di fornire strumenti a chi ha idee valide e senso di responsabilità”.
Il progetto è rivolto a famiglie, giovani e imprese. Alle prime due categorie è previsto il finanziamento per l’esercizio dei diritti sociali di cittadinanza quali la protezione sociale contro la malattia, la vecchiaia, la disoccupazione, il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione, le necessità non ordinarie dovute a calamità naturali. Per le imprese è richiesta la realizzazione di progetti con finalità sociali che favoriscano il benessere della comunità, l’occupazione, il reinserimento, la riqualificazione, l’innovazione, lo sviluppo territoriale.
Le caratteristiche e gli aspetti tecnici sono stati illustrati da Fabrizio Vigorita, direttore generale di Banca Antonello: “Effettuato il primo ascolto – ha spiegato – le richieste verranno inoltrate al Comitato di Valutazione, composto da tre rappresentati dei promotori, Arcidiocesi Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, Banca Antonello da Messina e Fondazione AntiUsura Don Pino Puglisi. Il Comitato avrà il compito di valutare le singole richieste di finanziamento e inoltrerà a InnovaBic quelle provenienti da realtà economiche. InnovaBic, quindi, darà parere sulla solidità, sostenibilità e applicabilità dei progetti”.
Vigorita ha quindi presentato il progetto per le vittime dell’alluvione dello scorso 1. ottobre: “Ai residenti delle zone colpite dal disastro – ha detto – abbiamo deciso di riservare una consistente parte dei fondi a condizioni particolarmente vantaggiose. Il microcredito infatti è uno strumento che aderisce perfettamente a quelli che sono gli scopi del nostro statuto che prevede la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione annuale per la promozione del benessere della comunità locale, del suo sviluppo economico, sociale e culturale, esplicando un’attività imprenditoriale “a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell’economia civile” .
Padre Antonino Caminiti, dopo aver chiarito le finalità della Fondazione AntiUsura Padre Pino Puglisi, ha evidenziato “i problemi delle aziende del territorio e la necessità di fornire garanzie e tutela.
“Da anni – ha aggiunto – siamo al fianco delle imprese e ne conosciamo ostacoli e difficoltà che incontrano nel proporsi e nello svilupparsi in un territorio difficile come quello messinese. Per questi motivi abbiamo sposato il progetto Microcredito accettando il ruolo di interlocutore iniziale con le famiglie e le imprese interessate”.
Come la Fondazione AntiUsura Padre Pino Puglisi, anche lo staff del Progetto Policoro della Curia con don Sergio Siracusano, sarà parte integrante del progetto MicroCredito.
Gli interessati, infatti, potranno recarsi direttamente presso lo Sportello della Fondazione AntiUsura Padre Pino Puglisi che si trovano in via Felice Bisazza 21 a Messina e allo Sportello Policoro in via I settembre c/o Curia di Messina.