Milano, Sicilia, tradizioni e diritto al lavoro in 33cl

Passeggiando per l’interland milanese la Bottega Siciliana dell’Isola, in via Volturno, è un dettaglio nostalgico, un pezzo di Sicilia nel cuore della Lombardia. Oltre a tutte le specialità nostrane, in bella vista lei, la Birra Messina.

Quanta storia racchiusa in 33cl…

Piace la birra Messina qui al nord?

Sì, abbiamo venduto circa 40 cartoni in meno di una settimana dall’apertura – conferma il proprietario.

Una birra che funziona, che piace, che vende e non solo al sud, eppure, dal 1923 anche la storia di un susseguirsi di chiusure, aperture, passaggi di proprietà, licenziamenti, cassa integrazione.

E adesso la sfida di 16 operai che hanno investito il proprio tfr per continuare a produrre la birra Messina nella sua terra d’origine.

Il birrificio Messina, il primo e unico birrificio siciliano, nasce nel 1923. Dopo l’acquisizione del marchio da parte dell’ Heineken, nel 2007 arriva l’aut aut: chiudere o trasferirsi in una sede estera, nonostante una produzione di circa 500.000 hl l’anno, gran parte dei quali destinati al mercato siciliano.

Dopo un mese dall’annuncio e varie forme di forte protesta e su sollecitazione degli operai, acquisisce l’azienda la famiglia dei Faranda, coloro che fondarono il birrificio. Un ritorno alle origini che fa intravedere un nuovo inizio. Nel 2012 il nuovo datore di lavoro dopo aver ottenuto il cambio di destinazione d’uso dei terreni dove è collocato il birrificio e farlo diventare edificabile, grazie alle continue richieste degli operari all’amministrazione comunale, invia 40 lettere di licenziamento ai dipendenti.

 Anni di lotte, presidi e nuovamente tutto da rifare.

È così che nel 2013, 15 operari  con a capo Domenico Sorrenti decidono di dire no ai continui licenziamenti, no alla chiusura di un icona siciliana e con tutti i sacrifici che ne conseguono hanno deciso di investire il proprio tfr per ristrutturare due capannoni industriali  forniti dalla regione e continuare così la produzione della birra in Sicilia. Lì dove è nata.

 Dopo essersi riuniti in una cooperativa, il Birrificio Messina, a distanza di due anni stanno per festeggiare la loro prima bottiglia, la nuova impresa riaprirà la produzione a maggio 2015.

La solidarietà unanime arriva anche dalla città: in pochi mesi i lavoratori della fabbrica hanno raccolto oltre 60 mila euro  grazie al contributo volontario di molti cittadini.

Intanto a Milano si continua a bere la birra Messina… in attesa di stappare la nuova birra Siciliana simbolo del diritto al lavoro e segno che non sempre è necessario lasciarsi trascinare dai cambiamenti e accettarli come inesorabili, ma si può sempre decidere che da essi si può risorgere in un nuovo grande inizio.