Neanche la memoria dissuade gli irredenti

Dimezzare la pena massima prevista per il concorso esterno in associazione mafiosa (da dodici a cinque anni) e portare la condanna minima da sette anni a uno. Lo prevede (adesso non più dopo il ritiro in Senato) un disegno di legge presentato dal Pdl Luigi Compagna.

E’ stata ritirata la proposta di legge per dimezzare la pena per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa presentata dal senatore Luigi Compagna, eletto tra le fila del Pdl .

Siamo alla vigilia della data del 23 maggio quando viene presentato il testo, “Giornata della Legalità” in ricordo della strage di Capaci, momento che suggerirebbe atti parlamentari in tutt’altra direzione ma che anche quest’anno stentano a prendere forma, nonostante l’inaugurazione del nuovo Senato e della nuova Camera abbia coinciso con la fine dello “scudo” che sino ad oggi ha salvato dal carcere diversi esponenti politici, gli strascichi giudiziari segnano ancora il nostro Parlamento (nella scorsa legislatura erano 49 i deputati e senatori con un’inchiesta a proprio carico).

”Il disegno di legge sul dimezzamento della pena massima prevista per il concorso esterno in associazione mafiosa è una proposta fatta a titolo personale dal senatore Compagna. Non può pertanto essere attribuita al gruppo del Popolo della Liberta’, con il quale non è stata mai discussa e concordata”. Lo ha dichiarato il senatore Giuseppe Esposito, vicepresidente del gruppo Pdl al Senato. Nel giro di poco tempo, il ritiro della proposta: “Non intendo prestarmi a polemiche strumentali e quindi non ho difficoltà ad aderire all’invito di Schifani: ritiro la mia proposta di legge” ha annunciato il senatore Compagna, quasi a chiudere una giornata che nei fatti resta ancora aperta proprio in prossimità di giornate pensate invece per chiedere certezza della pena per quanti si rendono affiliati della “zona grigia”.

Cosa prevedeva il ddl Compagna?

Il ddl, composto di due articoli, prevedeva anche la condanna da tre mesi a tre anni nei casi di assistenza agli associati attraverso “rifugio, vitto, ospitalità, mezzi di trasporto, strumenti di comunicazione”. Un provvedimento, si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge, dovuto al fatto che “le numerose decisioni intervenute sul tema evidenziano una serie di problemi irrisolti connessi alla mancata tipizzazione della fattispecie”: la “mancanza di una espressa incriminazione delle condotte agevolatrici ed alla conseguente incertezza interpretativa nell’applicazione dell’articolo 416-bis del codice penale”, che “si pone in contrasto con il principio di tassatività della norma penale”. Putiferio in Commissione Giustizia al Senato.

E proprio per non creare problemi al rapporto già difficile tra Partito Democratico e Popolo della Libertà che “la ragione per cui ritiro la mia proposta è soprattutto politica”, ha aggiunto Compagna. La proposta di legge sul concorso esterno in associazione mafiosa è stata presentata dal senatore Compagna a titolo personale, “che non fa parte del programma del Popolo delle Liberta’ e come ha sottolineato lo stesso Compagna, che è del gruppo Gal (formazione cuscinetto costituitasi tra singole componenti autonomiste al Senato) e non del Pdl, e’ stata presentata a titolo personale”.

L’ANM ha bollato la proposta Compagna come il tentativo non ragionato di indebolire il contrasto al crimine. La proposta sul concorso esterno in associazione mafiosa “segna un arretramento, un indebolimento del contrasto al crimine organizzato”. Questo il parere del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, secondo il quale, proposte del genere “rischiano anche di creare divisioni”. Quanto allo ‘stop’ giunto dal presidente dei senatori Pdl, Renato Schifani, Sabelli commenta: “e’ un buon segnale: anche il ministro Cancellieri ha detto di puntare su obiettivi che mirano a creare unita’ e condivisione per la legalita’ e l’efficienza della macchina della giustizia”. Il leader del sindacato delle toghe sara’ domani e dopodomani a Palermo per le commemorazioni della strage di Capaci: “ricorderemo – ha sottolineato Sabelli – la necessita’ di rafforzare ancora la lotta alla criminalita’ mafiosa”.

Dall’Europa i segnali più netti nel prendere atto della deriva rappresentata da proposte scritte quasi in chiave provocatoria e quasi sempre provenienti dalle forze politiche che sul tema della giustizia e dei processi potrebbe raccogliere un’antologia delle incompiute (per fortuna) parlamentari, perché in fondo i numeri per dare l’avvio dell’iter parlamentare ad un ddl così controverso non esistono.

“La proposta del Pdl di dimezzare la pena per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, senza carcere e senza intercettazioni, è l’ennesima dimostrazione di come alla base dell’operato di quella formazione politica ci sia un disegno criminale ben preciso – commenta Sonia Alfano, presidente della Commissione antimafia europea. Ancora una volta il partito di Silvio Berlusconi svela i propri obiettivi con sfrontatezza e in totale assenza di pudore: abusare del ruolo parlamentare per confezionare leggi e leggine a proprio uso e consumo. Per di più, a ridosso dell’anniversario della strage di Capaci. Vergognoso”. “Sono recentissime  – osserva – le dichiarazioni di alcuni esponenti del nuovo “governissimo” sulla lotta alla mafia, che va incentivata e valorizzata: c’è da chiedersi se tutto questo sia realizzabile, vista la partecipazione del Pdl, che la mafia ha sempre e solo voluto favorirla. Il Pd faccia qualcosa per impedire l’ennesima mortificazione del nostro Paese”.

“Sorprende il fatto che, mentre in Europa, il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza strumenti per contrastare in modo efficace il crimine organizzato, in Italia c’è chi , come il Pdl, presenta proposte tese a ridurre la pena per chi è gravemente colluso con la mafia. Proposte vergognose e offensive, tanto più che arrivano a ridosso delle commemorazioni per le vittime della strage di Capaci” .  A parlare è Rita Borsellino , deputato europeo e relatore per il gruppo Socialisti e Democratici della commissione parlamentare contro il Crimine organizzato, in merito alla proposta del Pdl di dimezzare la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa e di escludere il carcere e le intercettazioni per chi svolge attività sotterranea di supporto ai componenti dell’associazione mafiosa. “Questa proposta – conclude – può trovare consensi solo tra mafiosi e criminali”.  Condividiamo.  E rilanciamo: con quale faccia gli esponenti di un  partito che sostiene questa proposta si presenteranno alle commemorazioni per la Strage di Capaci? Se ne stiano pure a casa.

Va detto che compagna non è nuovo ad iniziative di questo genere. Nel 2008 lo stesso parlamentare “azzurro” ha proposto una modifica ad un decreto legge per permettere al giudice Corrado Carnevale di concorrere per il posto di primo presidente della cassazione, lo stesso che nella veste di Presidente della prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione Corrado Carnevale che, assumendo alla fine degli anni 80’ di fatto il monopolio del giudizio di legittimità sulle sentenze di mafia, cancellò circa cinquecento sentenze di mafia, per vizi di forma, guadagnandogli il soprannome l’ammazzasentenze.