Funghi, castagne, suino nero dei Nebrodi, scampagnate, profumo di terra umida. Ebbene sì: è arrivato ottobre, e con lui, le Ottobrate! Il mese delle sagre, delle degustazioni, delle gite fuori porta è ormai diventato il periodo più atteso dell’autunno. Godere delle bellezze di una terra dalle mille risorse, dei suoi profumi e, soprattutto, dei suoi sapori è, di fatto, una possibilità che in pochi si lasciano scappare.
Si parte il 5 ottobre a Floresta, provincia di Messina, con la sagra dei “vasola a crucchittu”, per continuare tutte le domeniche con il suino nero dei Nebrodi, i funghi e le immancabili castagne. Tra una annusata tra i porcini appena raccolti e una scorpacciata di castagne, l’atmosfera sarà arricchita dalle esibizioni di artisti di strada, mostre di utensili agricoli, di ricamo, zoo domestici, degustazioni di prodotti tipici, e tanto altro.
Per chi volesse variare, anche a Cesarò, provincia di Messina, in occasione della sagra del porcino e del suino nero, non mancheranno le cose da fare, da vedere, e da mangiare! 11 e 12 ottobre, degustazioni, musical, animazione per le vie del paese e, per smaltire quanto “degustato”, tanto sport con lo “Sport outdoor fest”. Ospite d’onore: Debora Iurato. Per il fine settimana seguente, trekking, balli latini, festival dell’arte e dell’artigianato, estemporanea di pittura e di scultura, le immancabili degustazioni e , a chiusura, il concerto di Giuliano Palma.
E ancora la sagra del fungo dell’Etna a Pedara, del pistacchio di Bronte, il festival della birra a Gravina di Catania e tante, tante altre iniziative.
Non solo cibo quindi, ma musica, cultura, arte. Un’occasione imperdibile per condividere i tesori della terra, con quella spensieratezza divenuta rara, per chi vive rimbalzando nei ritmi frenetici della vita cittadina. Sempre più frequentate dai giovani dai 18 ai 35 anni, le sagre sono divenute con il tempo un evento che possiede anche del sociale. Manifestazioni che rappresentano l’incentivo per la classica gita fuori porta, ormai sempre meno praticata per mancanza di tempo o di denaro. Uno svago che permette di coniugare il divertimento con la condivisione, con la conoscenza, con il riconoscimento di ciò che ci circonda. Con una leggerezza ormai dimenticata, ci si spoglia degli abiti urbani, delle divise cittadine, per vestire di quella comodità che solo una giornata fuori dalla routine può dare. Un’occasione per vivere in modo diverso la solita uscita tra amici, senza gli orpelli del sabato sera, e con un portafoglio sicuramente meno maltrattato. La sagra non è più l’evento enogastronomico che coinvolge le famiglie. O meglio, non solo. E’ divenuto il momento in cui anche i gruppi di giovani amici possono ritrovarsi per sfuggire alla passerella del week end cittadino. Senza tacchi alti, gel nei capelli e attese per un tavolo, si è liberi di muoversi e parlare, senza dover urlare perché la musica del locale è troppo alta, o senza dover troppo pensare al bicchiere di vino pagato più del dovuto. Divertimento e condivisione a basso prezzo. Eventi e manifestazioni in una realtà che ha sempre meno da offrire in termini di intrattenimento a basso costo. Il tutto unito alla possibilità di poter godere di sapori, profumi, colori, panorami di una terra che, almeno in questo, non ha niente da invidiare a nessuno!
Gaia Stella Trischitta