Non è un corteo, non è un sit in, non è una manifestazione e non è neanche un flash mob estemporaneo la passeggiata che prenderà il via domani 14 Maggio alle ore 9.00 nel cuore della città di Messina, appuntamento davanti all’Hotel Royal e si concluderà alle 12.30 presso Villa Sabin. E’ un voler riprendersi il “mare negato”, un modo di riappropriarsi pacificamente di aree che l’Autorità Portuale ritiene ormai di propria esclusiva pertinenza. “Hanno addirittura mandato al Comune un’ordinanza di sgombero della Tranvia di Via Vittorio Emanuele, ci dichiara il rappresentante di CMdB Federico Alagna, come dire che ora il Comune dovrebbe smontare il Tram e spostarlo da un’altra parte”.
E’ la seconda “passeggiata” che CMdB, il movimento politico che affianca il Sindaco Renato Accorinti, organizza per liberare l’accesso al mare di tutte quelle aree che l’Autorità Portuale ormai ritiene di sua esclusiva pertinenza. A iniziare dalla passeggiata a mare, continua Alagna, per passare alla passeggiata del Ringo (Viale della Libertà dopo gli approdi delle rada San Francesco) e finire a Villa Sabin nei pressi del Baby Park.
La storia è di quelle che si trascinano da tempo e un testo di legge che affidava all’Autorità Portuale solo quelle aree dove si svolgevano attività portuali si è trasformato in un mezzo per accaparrarsi di tutto il fronte mare di Messina, comprese le residue spiagge sfuggite alla cementificazione o l’area dell’ex fiera di Messina, oggetto recentemente di un bando internazionale di riqualificazione che per CMdB sarebbe un tentativo di privatizzazione teso a togliere alla libera fruizione dei messinesi quella che fino ad un ventennio a dietro era considerata il salotto buono della città.
Per l’occasione è stata aperta una pagina FB dell’evento dove si può dichiarare la propria disponibilità a partecipare. All’iniziativa hanno aderito tra gli altri SEL, Lega Ambiente e gli Amici dell’associazione dei cammini Francigeni.
Di seguito riportiamo la presentazione della “Camminata fronte mare-riprendiamoci il mare negato”.
“Quanti messinesi sanno che nella nostra città solo cinquant’anni fa si faceva il bagno dove oggi approdano i traghetti privati? E quanti si sono chiesti per quale motivo il Comune pagava un canone all’Autorità Portuale per l’utilizzo del Viale della Libertà?
Messina negli ultimi decenni ha progressivamente perduto il rapporto diretto con il proprio mare. Una linea di costa utilizzata da sempre per le attività produttive e trasporti o semplicemente abitata per vivere, pescare, incontrarsi, divertirsi, è stata sottratta non solo all’uso quotidiano ma anche allo sguardo e alla memoria collettiva per farne una discarica o terra di conquista per interessi speculativi.
Ma le recenti iniziative per favorire il recupero del affaccio a mare a partire dalla zona falcata hanno evidenziato i rischi connessi alla possibilità di investire grandi somme di denaro pubblico nella lotta al degrado di una significativa porzione del territorio cittadino e allo stesso tempo offerto l’occasione ai cittadini di provare a riprendersi quello che è stato sottratto loro nel tempo.
Cambiamo Messina dal Basso , dopo aver promosso insieme ad associazioni e sindacati la manifestazione Il Mare Negato, continua lungo il percorso avviato lo scorso 16 gennaio e invita tutti ad unirsi alla Camminata Fronte mare che si svolgerà il prossimo sabato 14 maggio.
Ci daremo appuntamento alle ore 9 alla villetta davanti all’Hotel Royal per camminare fino a Villa Sabin ( Baby Park) passando per il Cavalcavia – Largo Minutoli (fermata tram Municipio ) – la Passeggiata a Mare e l’ex Cittadella Fieristica – Gli imbarcaderi dei traghetti privati – la fontana di fronte ex Standa – il lungomare del Ringo. Documenteremo con foto e video il mancato accesso libero al mare, faremo le nostre proposte alle istituzioni e alla città intera per riprendere a far vivere a tutti il mare fino a oggi negato.
@PG