Piano di riequilibrio e intervento a gamba tesa di Le Donne

Almeno dal 18/02/2014 gira nel Comune di Messina un “papello” che ha messo in movimento tutta la macchina amministrativa del Comune. Funzionari e Direttori di Sezione si ritrovano a correre per i corridoi agitando fogli svolazzanti per determinare, ognuno nell’ambito del proprio Dipartimento, quanti sono i debiti del Comune di Messina. Tutto questo nasce perché Il Segretario Generale, anche se in questo caso dovremmo parlare di Direttore Generale, Antonino Le Donne, ha predisposto un vademecum in merito alle disposizioni operative che la macchina amministrativa deve adottare per redigere il Piano di riequilibrio decennale dell’Ente.

“Ritenendo superfluo soffermarci ulteriormente sull’importanza strategica per il futuro della Città, nella certezza che le SS. LL garantiranno quanto richiesto, ben comprendendo che le predette attività, effettuate nei tempi necessari e prescritti, configurano un obbligo giuridico di servizio”.

Con questa tirata d’orecchie diretta in prima persona a tutti i Dirigenti del Comune si conclude la nota di un paio di pagine che il Direttore Generale ha indirizzato per conoscenza anche a tutti i Consiglieri Comunali, al Presidente del Consiglio e al suo Vice, a tutti i Capogruppo Consigliari e tutti i Presidenti delle Commissioni Consigliari, a tutti gli Assessori e ai Revisori dei Conti. Il vademecum nasce dall’atto d’indirizzo con il quale il Sindaco Renato Accorinti il 06/02/2014 ha individuato nel Piano di Riequilibrio decennale un obiettivo strategico della città e, pertanto, attribuiva proprio a Le Donne il compito di coordinare i lavori necessari non tanto ad approvare il Piano che è un compito del Consiglio Comunale ma quanto meno a predisporlo come si deve.

Neanche il Commissario Croce era arrivato a dire ai Dirigenti Comunali che il loro agire nei tempi prescritti è configurato come un obbligo giuridico di servizio anche perché questa definizione messa nero su bianco e sulla carta comporta necessariamente una sanzione in caso d’inadempimento. Dopo il rigetto del Piano da parte del Consiglio Comunale, che nella seduta del 29.01.2014 aveva sottolineato la lacunosità delle voci di spesa e d’entrata di quello che dovrebbe essere il nostro libro mastro per i prossimi dieci anni, era necessario chiamare la macchina amministrativa del Comune a fornire i dati esatti delle passività esistenti e per questo motivo nella nota si è predisposto un crono programma che attraverso quattro date dovrebbe portarci alla data fatidica del 17 Marzo del c.a. Data in cui si dovrebbe incominciare a ridiscutere “politicamente” del Piano di riequilibrio o del Dissesto.

Si inizia il 28 Febbraio con la consegna da parte dei Dirigenti di tutte quelle proposte, deliberazione o atti amministrativi che dovrebbero fare chiarezza sulle passività dell’ente. Si continua il 3 marzo p.v con l’esame congiunto tra Direttore Generale e singolo Dirigente delle proposte presentate, per proseguire Mercoledì 5 Marzo, giorno in cui ci dovrebbe esserci l’incontro con i Revisori dei Conti. Il condizionale è d’obbligo perché il potere di convocare i Revisori dei Conti, essendo il Piano atto di competenza esclusiva del Consiglio, è del Presidente del Consiglio Emilia Barile. Per finire il 7 Marzo con l’incontro in Commissione Bilancio, ma anche in questo caso la palla passa al Presidente della Commissione Bilancio, Franco Mondello, da cui dipende la convocazione della commissione.

Una cosa è certa: questa volta i consiglieri non potranno dire di non essere stati messi in grado di conoscere le passività dell’ente. Altrettanto certo è che la figura del Direttore Generale incomincia a farsi sentire; non molto lontano nel tempo si discuteva con accenti più o meno marcati se era proprio necessario avere un Segretario Generale che fosse anche un Direttore Generale (vedasi precedente di cui al link ). Oggi non possiamo non rilevare come una nota come quella indirizzata ai Dirigenti del Comune di Messina, un Segretario Generale non l’avrebbe potuta fare perché non sarebbe rientrata tra le sue competenze.

Pietro Giunta.

Un Datore di lavoro per i Dirigenti del Comune http://ilcarrettinodelleidee.com/sito/media/k2/items/cache/9f6c793be68976ad3d2cdf9886f5d219_XL.jpg