Ad Acquedolci (Me) un uomo positivo al tampone avrebbe violato l’obbligo dell’isolamento.
Quando l’incoscienza diviene reato: nel comune di Acquedolci (Me), un uomo positivo al tampone avrebbe violato l’isolamento. Gli stessi componenti del nucleo familiare sembrano aver seguito l’esempio dell’uomo, non ponendosi in autoisolamento.
La segnalazione di Antonio De Luca (M5S)
A segnalare la situazione è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca. Dopo aver appreso del caso, ha inviato una nota all’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza e ai direttori generali del Policlinico e dell’Asp di Messina.
“Dalle informazioni in mio possesso, la stessa famiglia di questo soggetto – prosegue De Luca – pare non si sia posta in isolamento. L’accaduto sarebbe una grave violazione degli obblighi di legge e una condizione di attuale pericolo per la comunità aquedolcese e zone limitrofe”.
Un reato punibile penalmente, che potrebbe risolversi con un’accusa di epidemia colposa e la reclusione da uno a cinque anni, che aumenta da tre a dodici anni se il comportamento cagiona la morte di persone. Al momento sono in corso le indagini.
Il deputato M5S ha quindi invitato le autorità ad “attivare ogni procedura ritenuta utile a verificare la veridicità dei fatti ed eventualmente a provvedere come per legge. Rafforzare le misure di prevenzione attraverso l’isolamento preventivo e l’eventuale effettuazione di tamponi per tutti i cittadini venuti in contatto con tali soggetti.
L’obiettivo – conclude De Luca – resta quello di tutelare l’intera comunità acquedolcese e scongiurare l’origine di un nuovo focolaio in una provincia, quella di Messina, già martoriata”.