Rapina ai danni della macelleria Panarello. Arrestato dai carabinieri mentre lavava i panni in lavatrice.
Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Messina Gazzi, del Nucleo Radiomobile di Messina e del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Sud hanno tratto in arresto in flagranza per “rapina aggravata” L.D.N., 25enne messinese.
Il giovane, intorno alle 20.00 di ieri, insieme ad un complice, ancora attivamente ricercato, ha fatto irruzione nella macelleria “Panarello” di via Consolare Valeria, impugnando un fucile a canne mozze e, sotto la minaccia dell’arma, ha sottratto l’incasso del giorno dalla casa, perquisendo anche il titolare dell’esercizio commerciale alla ricerca di ulteriore denaro. Tutto si è svolto in una manciata di minuti ed i due malviventi, messo a segno il colpo, si sono dileguati a bordo di uno scooter, sotto gli occhi della molta gente presente.
I carabinieri, ricevuto l’allarme, hanno attivato il piano “antirapina” predisposto dal Comando Provinciale, potenziato durante le festività Natalizie, proprio per prevenire e reprimere i reati predatori in danno di esercizi commerciali. Le pattuglie della Stazione di Gazzi, del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Operativo della Compagnia Messina Sud, hanno così messo in atto un dispositivo di posti di blocco al fine di interdire ai malviventi ogni possibile via di fuga e di stringere il cerchio attorno a loro. Attraverso la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianze installate nella zona e la assunzione di informazione da parte di alcuni cittadini è stato possibile individuare il primo dei due rapinatori.
Le ricerche, protratte per alcune ore, hanno permesso di localizzare L.D.N., all’interno di un’abitazione del quartiere “Camaro”, dove gli operanti hanno fatto irruzione, catturandolo. Nel corso della contestuale perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti gli abiti utilizzati durante la rapina, che l’uomo aveva cercato di occultare alla vista dei militari riponendoli frettolosamente nella lavatrice, tentando di attivare il lavaggio per eliminare eventuali tracce.
L.D.N., dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Gazzi a disposizione dell’A.G. Le indagini sono tutt’ora in corso per rintracciare anche il secondo complice.