All’innovazione non c’è mai tregua, e molte istituzioni, associazioni ed enti lavorano appositamente per formare nuove figure professionali con nuove competenze, regalando allo stesso tempo nuove emozioni e nuovi modi di interagire gli uni con gli altri. Questo al giorno d’oggi succede in svariati contesti, dal culturale, all’artistico, al politico, al religioso, in cui spesso, persone con adeguate competenze in scienze politiche sono ben accette per delle collaborazioni. La aurea in scienze politiche, qui un esempio, rappresenta, grazie al suo percorso di studi, un validissimo strumento per i giovani laureati che si mettono in relazione con futuro del nostro paese, sapranno infatti mettere assieme più aspetti, visto che sono nati e cresciuti all’era della tecnologia 2.0, e quindi sapranno coniugare al meglio ogni tipo di tecnologia con il dibattito politico, formando un nuovo modo di vedere e approcciare le cose; potenzialmente in meeting di Rimini di questo giorni potrebbe essere un incubatore molto valido.
Parlando di cooperazione culturale parliamo infatti del famoso Meeting di Rimini, a cui attualmente molte persone, anche da volontari, si sono dedicate per l’allestimento del grande e famoso evento ispirato alla visione del mondo cattolico ed aperto al confronto di varie idee. Il presidente Emilia Guarnieri ha dichiarato di essere soddisfatta della grande fama di cui gode il Meeting di Rimini, motivo per cui i volontari si sono resi disponibili a lavorare a favore di qualcosa, che viene considerato vero e buono.
Nel pre-meeting vi sono dunque almeno 600 volontari tra cui 400 universitari che provengono da moltissimi atenei italiani, dalla Lombardia vi sono 41 studenti di architettura, 81 studenti di ingegneria e 111 del Politecnico, 33 studenti dell’Accademia di Brera. Dall’Emilia Romagna vi sono invece 118 volontari che provengono dall’università di Bologna, 14 da Ferrara, 5 da Modena, 7 da Parma, 4 da Rimini. Da Torino vi sono 4 studenti volontari, 4 da Genova e 5 dalla Svizzera Lugano, vi sono poi altri 200 volontari che provengono da tutta Italia. I volontari si adoperano per svariate attività del Meeting, tra cui quelle relative ai cantieri delle mostre, dell’allestimento, nel laboratorio di grafica per realizzare pannelli e locandine, nella falegnameria, nella pittura ed imbiancamento dei locali, nell’aiuto agli elettricisti professionisti.
Ma oltre ai volontari italiani ci sono anche i volontari stranieri che lavoreranno durante la settimana del Meeting, dal 24 al 30 agosto, e provengono da Austria, Belgio, Camerun, Canada, Colombia, Ecuador, Francia, Gran Bretagna, Haiti, Kosovo, Lituania, Messico, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Ucraina. Pare che i turni di lavoro anche per i volontari siano molto intensi e intervallati da momenti di preghiera collettiva, ma ad attirare l’attenzione in modo particolare, quest’anno è la presenza di una donna di nome Daniela, che viene da Catania, sposata con 5 figli e che ha deciso di lavorare per il Meeting gratuitamente per festeggiare in modo non convenzionale i suoi 25 anni di matrimonio insieme alla sua famiglia, desiderosa di rendersi disponibile per un evento all’essenza delle cose.
Davide Gallo