Sbloccato finanziamento in Sicilia

Ricerca: sbloccato finanziamento in Sicilia ai distretti alta tecnologia

Palermo, 8 ago – Firmato ieri a Roma, nella sede del Miur, l’accordo di programma ”Distretti ad alta tecnologia e laboratori pubblico privati per il rafforzamento del potenziale scientifico e tecnologico della Regione siciliana”, identificabili in aggregazioni territoriali di attivita’ ad alto contenuto tecnologico all’interno delle quali apportano il proprio contributo enti pubblici di ricerca, grandi imprese, piccole imprese (nuove o gia’ esistenti), enti locali.
”La firma dell’accordo – spiega la presidenza della regione siciliana – segna l’ultimo passo di un percorso fortemente voluto dall’amministrazione regionale al fine di sviluppare concretamente iniziative imprenditoriali competitive, in quanto ad alto contenuto di ricerca e produce un’efficace collegamento e coordinamento tra le diverse componenti del sistema regionale dell’innovazione: comunita’ scientifica, settori produttivi sulla frontiera tecnologica e settori produttivi maturi.L’accordo, siglato grazie a un’azione congiunta fra regione e governo nazionale, prevede un quadro complessivo di risorse per la sicilia di euro 232.444.866,92, e si attua con due linee di intervento.
La prima per lo sviluppo e potenziamento di distretti ad alta tecnologia e laboratori pubblico privati, riguarda i tre distretti gia’ esistenti. ”La cornice strategica in cui e’ stato incardinato questo modello di mutua interazione tra sistema della ricerca e tessuto imprenditoriale individua il distretto tecnologico come esempio organizzativo in cui si realizza la collaborazione tra gli attori leader nel campo della ricerca e in quello industriale. Per rendere rilevante la politica dei Distretti tecnologici in Sicilia – precisano dalla presidenza della regione siciliana – e’ necessario ora accelerare la collaborazione tra diversi soggetti istituzionali nell’ambito di un forte partenariato pubblico-privato, tramite intese istituzionali tra amministrazioni centrali, regionali e locali con l’obiettivo di creare reti della ricerca nelle quali le imprese consorziandosi con gli attori della conoscenza siano in grado di sviluppare ‘in house’ le nuove tecnologie”.
Fonte ASCA