Se buttano giù casa mia, io ti ammazzo

Martedì scorso un uomo ha minacciato di morte il presidente dell’associazione del centro Padre nostro di Brancaccio. “Se buttano giù casa mia, io ti ammazzo” ha urlato dopo essere entrato con spavalderia al centro di don Pino Puglisied aver chiesto di Maurizio Artale, il presidente appunto. Ora la squadra mobile sta indagando per le minacce di morte. L’uomo altri non è che un parente del boss Antonio Lauricella, da poco tornato a piede libero, che ha a cuore un immobile abusivo di due stanze che si trova in un terreno di via Brancaccio di recente affidato al centro Padre nostro per restituirlo alla comunità. In vista dell’arrivo di Papa Francesco per il venticinquesimo dalla morte di don Pino Puglisi, quel terreno sarà probabilmente utilizzato come parcheggio e area d’accoglienza per poi essere destinato, forse, a diventare quella piazza tanto attesa e mai avuta.
Da venticinque anni Maurizio Artale è impegnato con la sua associazione nel cercare di portare avanti il sogno del parroco antimafia che tanto dava fastidio ai mafiosi da ucciderlo il 15 settembre ’93. Le minacce e le intimidazioni sono all’ordine del giorno al centro Padre nostro e già otto anni fa era arrivata una minaccia di morte contro Artale tramite una telefonata, senza contare i tanti raid vandalici che cercano di piegare i volontari dell’associazione. Ma i volontari non si sono mai fatti intimidire e in questi anni hanno via via recuperato gli spazi abbandonati e in mano alla criminalità creando aree di aggregazione, un centro per anziani e un campo sportivo, oltre a dare una possibilità a minori in difficoltà, alle ragazze madri ed agli ex detenuti. Il nuovo progetto ora è quello di restituire alla collettività un’area di 14 mila metri quadrati, di proprietà di un privato ma che è stata fin ora una zona franca del quartiere.
Una sfida che Artale e i volontari sono pronti a vincere: “Non ci fermeremo, – ha sottolineato il presidente in seguito alle minacce – quel terreno è destinato alla comunità”.

La redazione esprime totale solidarietà e vicinanza al presidente Maurizio Artale.