Capita persino questo. L’imbecille di turno che decide di seppellire lastre sbriciolate di Eternit nel proprio orticello e piantarci sopra dei pomodori, magari da vendere all’”amico” di turno, accompagnandoli dalla frase “tutta roba genuina, del mio orto”.
Senonché arrivano le piogge a svelare l’atto criminogeno.
Siamo a Tremonti, a 50 metri dall’isola ecologica, un quartiere di campagna, nonostante non disti molto dal centro. Qui sono in tanti a coltivare il proprio pezzettino di terreno, spesso vendendo i frutti del proprio lavoro.
Ma ecco che le piogge ultime scoprono ciò che si pensava non dovesse mai apparire; un lieve smottamento del terreno mostra una notevole quantità di amianto sepolto in quell’orticello. I frammenti di eternit scivolano verso la strada mostrandosi in tutta la loro pericolosità,