Anna Paola Franzì
Studentessa della Facoltà di Giurisprudenza-Catania
Maria Pia Ercolini – fondatrice appassionata e vulcanica del gruppo Toponomastica femminile, autentico fenomeno esploso su fb, già con quasi 5000 iscritti e iscritte nell’arco di un solo anno, il 2012 – cura il volume che raccoglie gli atti del convegno del gruppo, tenutosi il 6 ed il 7 Ottobre, alla Casa internazionale delle donne di Roma. Non si tratta di atti tecnici e burocratici, ma del racconto vivo e diretto di esperienze osservazione del territorio e di ricerca storica, biografica, documentaria, iconografica, condotte da donne che operano in settori diversi – l’università, la scuola, il mondo delle professioni, dell’associazionismo, delle istituzioni – tutte accomunate da competenza nelle problematiche di genere e soprattutto da una forte consapevolezza del valore della differenza e della necessità di operare insieme, su versanti diversi, per una cittadinanza simmetrica. La molteplicità di materiali, documenti e dati raccolti ha un filo conduttore ed una chiara idea unificante di partenza: ricercare e ridisegnare volti e storie delle donne cancellate dalla cultura dominante maschile, per assicurare merito, memoria e riconoscimento a chi non l’ha ricevuto.
La riflessione ed il racconto si colorano e acquistano evidenza e bellezza grazie anche alle fotografie: ritraggono targhe stradali dedicate alle donne. Le rendono uniche e significative la contestualizzazione e collocazione spaziali: dietro o accanto alla targa c’è la città, ci sono le persone, spesso alunne toponomaste, c’è talora il paesaggio naturale che dà alle insegne specificità, unicità, valore rappresentativo dello spirito della comunità.
Diviso in tre distinte sezioni, il volume affronta nella prima il tema della relazione tra memoria e toponomastica, descrivendone aspetti tecnici e definendo criteri di fama e di dignità della memoria; esamina teorie e pratiche pedagogiche e didattiche legate all’onomastica cittadina e alla memoria della cultura umanistica e scientifica femminile.
Nella seconda parte vengono presentati i risultati dei censimenti e delle ricerche condotte dal gruppo: si pone il tema dei regolamenti toponomastici e si analizza la tipologia delle strade dedicate alle donne; il territorio, attraversato con occhio toponomastico femminile, è diviso in cinque macroaree: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole . Ma si va oltre, oltre confine e oltre oceano.
La terza ed ultima sezione suggerisce itinerari e passeggiate in ottica di genere, dalla Versilia a Palermo, dai Castelli Romani ai quartieri e ai parchi capitolini. Ci si interroga sul futuro, anche internazionale, della toponomastica femminile e su nuovi modelli suggeriti dalle figure di partigiane e madri della Costituzione.
Un libro da leggere, da consultare, da sfogliare, da portare con sé, anche in viaggio: fa riflettere, dà evidenza all’invisibile, aiuta a riscoprire pezzi delle nostre città, della nostra storia, e di noi stessi e di noi stesse, pezzi dimenticati, mai conservati e tutelati. Sfogliamolo e leggiamolo, nell’attesa di un secondo libro toponomastico al femminile.
Dati per l’acquisto:
Sulle vie della parità
Atti del I Convegno di Toponomastica femminile
Roma 6-7 ottobre 2012
Universitalia, Roma 2013
ISBN 978-88-6507-389-6
È possibile ordinare i libri, sia on-line, tramite IBS,
http://ibs.it/code/9788865073896/zzz99-ercolini-m-p/sulle-vie-della-parit-agrave.html