Di Tonino Cafeo
Sono trascorse un paio di settimane dagli interventi di scerbatura e pulizia nell’antico quartiere del Tirone, ma –come dimostra efficacemente il nostro fotoservizio- gran parte dei materiali che sono stati raccolti è ancora ammassata all’interno dell’area che è stata sottoposta a bonifica.
Fra i cumuli di sterro si notano oggetti di ogni genere, in gran parte provenienti dai rifugi di fortuna, ricavati all’interno di antichi edifici, in cui per anni diverse decine di persone hanno vissuto in condizioni miserevoli. Per lo smaltimento di questi rifiuti, Messinambiente aveva predisposto degli appositi cassoni, ma il personale della ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori dal terzo ordine francescano ha lasciato le cose a metà.
Una parte consistente dell’area bonificata è, infatti, di proprietà dell’istituzione religiosa e per procedere alla sua pulizia è stato necessario avviare una collaborazione fra Comune di Messina, la IV circoscrizione e il terzo ordine.
E’ il Presidente della circoscrizione centro Francesco Palano Quero a raccontare al Carrettino delle Idee come sono andate le cose. “ Per due anni e mezzo abbiamo richiesto alle amministrazioni che si sono avvicendate di intervenire presso i proprietari delle aree da bonificare”, spiega. “ Finalmente nelle scorse settimane quanto previsto dalla conferenza di servizi che come circoscrizione abbiamo sollecitato ha trovato attuazione. Due ordinanze firmate dal sindaco Renato Accorinti hanno prescritto ai privati titolari delle aree da bonificare di fare la propria parte. Il terzo ordine francescano ha risposto facendosi carico delle spese per la rimozione dei rifiuti presenti nei suoi terreni, Messinambiente ha invece provveduto alla bonifica degli spazi di competenza del Comune. A un certo punto però si è fermato tutto”.
L’intoppo che si è verificato successivamente è attribuibile, secondo Quero, “a un corto circuito comunicativo fra il personale della ditta e la partecipata”, ma in seguito ai ripetuti solleciti della IV circoscrizione e al ripristino dei contatti fra l’assessore all’ ambiente Daniele Ialacqua e i responsabili dell’Ordine religioso, il problema dovrebbe essere risolto nel più breve tempo possibile. “ Al massimo all’inizio della settimana”.
Nel frattempo il consiglio della Circoscrizione centro storico, nella seduta del 23 febbraio scorso, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che “impegna il Comune di Messina a dismettere le quote azionarie della Società di Trasformazione urbana (STU) Tirone” ed a “convocare un tavolo tecnico per individuare strumenti idonei per rilanciare la riqualificazione del rione” salvaguardando finalmente l’interesse pubblico e della collettività.