Cresce la comunità dei “Giardini delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola” e, al suo quarto anno di vita, alla quarta manifestazione conclusiva, si ritrova più grande, appassionata, ricca di frutti dati e da dare: ne fanno parte le scuole dei giardini dedicati a donne ed uomini di valore che hanno fatto più giusto questo mondo, spesso dimenticati o non riconosciuti, dando speciale evidenza alle donne che la Storia ha cancellato. Studenti, insegnanti, dirigenti delle scuole raccontano un anno di lavoro per la parità e la legalità, disegnando profili di persone “ordinarie e straordinarie insieme” che diventano modelli di umanità accogliente, che hanno fatto con gioia, senza “sentire pesi e sacrificio”, battaglie di libertà, accoglienza, giustizia, parità, aiuto all’altra parte dell’umanità, quella più svantaggiata, fragile o povera, perseguitata perché diversa.
Le Giuste ed i
Giusti sono donne e uomini contro la mafia, contro i poteri forti, contro i regimi polizieschi che limitano le
libertà, dissidenti e disobbedienti in
nome della parola libera e del libero pensiero, della pace, del dovere di
accoglienza, del diritto all’acqua,
all’istruzione, alla bellezza. E’ un
universo “diverso” che emerge e in cui le donne si alleano con gli uomini per
il sogno-progetto comune di mondo “per l’umanità”.
Così i Giardini crescono nelle scuole e oltre: albero dopo albero, in questi anni sono diventati luoghi identitari, come accade all’IIS ”Raeli” di Noto dove la memoria di donne e uomini contro la mafia si abbellisce quest’anno di statue realizzate da studenti, in un parco di memoria umana, storica ed artistica; restituiscono storie inedite che ridisegnano la Storia dei territori: accade ad Aci Catena, sotto la guida appassionata della professoressa Patrizia Salerno che riscopre la vicenda eroica, mai approdata sui libri di scuola, mai raccontata nelle nostre aule, di donne che combattono per l’acqua una battaglia di giustizia e vita più umana; i nostri Giardini crescono anche nella dimensione virtuale e approdano ai social, in una pagina che fa incontrare studenti, insegnanti, amiche ed amici che sostengono l’iniziativa: è “una pagina di servizio”, che, utilizzando le risorse-social, mette in condivisione il lavoro che ognuno realizza nella propria scuola, coltivando la memoria e piantando Giardini.
Così, immagini, parole, racconti di vite di donne Giuste e uomini Giusti s’intrecciano, gli alberelli intitolati crescono sotto gli occhi di tutti, l’incontro tra chi lavora per la memoria, e anche così fa più giusto mondo, si amplifica nella condivisione. Puoi vedere il Giardino piantato a Stoccolma, a Mazzarino, a Catania , a Misterbianco, ad Enna, a Parigi, a Costanza, a Francavilla. A Scicli, a Noto, ad Avola, a Siracusa.
E non sono sole le scuole nel loro impegno di tutela e
cura della memoria, di raccolta di
storie mai raccontate, di riconoscenza per donne e uomini che hanno dedicato le loro vite ad una causa
di giustizia: con i ragazzi e le ragazze delle scuole ci sono
le associazioni che promuovono il progetto, Fnism-Catania e
Toponomastica femminile, le associazioni che lo sostengono, la Fondazione Fava,
Osez Le feminisme, l’UDI-Catania, La Fildis-Catania, Le Siciliane-Casablanca.
C’è ancora una volta la Forestale di Catania che ha donato gli alberelli che abbiamo donato alle
scuole; c’è Liliana Parisi della
Sicilgrassi che ha sostenuto la nuova pratica educativa che accompagna il
progetto: l’incontro- gemellaggio tra
scuole europee, quest’anno tra il Vaccarini
di Catania e l’Alviksskolann di Stoccolma.
Se è vero che la bellezza di una iniziativa si misura con l’intensità delle emozioni che sa suscitare, la nostra manifestazione è stata bella e grande perché ricca di momenti emozionanti: commuove il cortometraggio “Il segreto di Emma” di disegni animati realizzati da Pussia Siciliano, ispirato all’idea del progetto, tra realtà e magia; emozionano le parole di Lella Condorelli, donna dell’associazionismo, combattente per i diritti delle donne e per la memoria femminile. In questa occasione Lella si racconta come madre di Alessandro Bruno, “cittadino umanissimo del mondo”, “sognatore di un mondo accogliente” , al quale è stato intitolato un premio che accompagnerà negli anni la nostra iniziativa.
Emozionano le parole dei ragazzi e delle ragazze delle scuole: raccontano il loro viaggio con Anna Maria Pettersson, don Pino Puglisi, Rita Atria, Nunzio Caudullo, Rita Atria, Bertha Von Suttner, Wangari Maathai, Giorgio La Pira, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, le donne dell’acqua di Fleri, Lina Merlin, la baronessa Zappalà, Carmelo Salanitro, Hans Rosling, Roberto e Saveria Antiochia, Irena Sendler, Sophie e Hans Scholl, Elena e Pippo Fava, Peppino Impastato, Felicia Bartolotta, Sonita Alizadeh, Rocco Chinnici, Razan Zaitouneh, Pietro Kuciukian, Martin Luther King, Rosa Balistreri. Per loro hanno piantato olivi, corbezzoli, jacarande, limoni, allori, meli, mandorli.
Con le loro parole, con le loro motivazioni torniamo a sperare e a credere che, se questa giornata è stata possibile, un mondo più giusto , di parità e giustizia, ci può essere davvero
Pina Arena