“Un ponte di libri per Gaza” è un evento organizzato da Giovanna Iorio per il gruppo “La voce contro la guerra” e da Monica Maggi per l’Associazione “Libra2.0”. Il ponte e il libro vengono usati come simboli di unione e umanità contro l’orrore di ogni conflitto, ricordando l’innocenza di vittime ignare, colpevoli solo di essere nati “nel posto sbagliato al momento sbagliato”, ma sempre e comunque nella loro terra.
L’evento si è svolto il 6 settembre a Roma, alle ore 19:00 sul Ponte della Musica. Non è stata una performance di poesia, ma più un appuntamento che molti cittadini si sono dati, attraverso il tam tam dei social network e una flash news (molto ma molto flash) sul TG Regione. I partecipanti sono stati invitati a venire con un libro per lasciarlo sul ponte in segno di pace, nel tentativo ideale di fare dei libri, un passaggio verso un futuro migliore, da mettere idealmente (solo idealmente ahimè)a disposizione di ogni popolo che si ritrovi immerso fino ai capelli in situazioni di guerra, nel caso dell’evento di Roma questo ponte è stato messo a disposizione del popolo di Gaza.
Durante la serata sono stati letti testi, in maniera del tutto naturale, di Marco Cinque, Giovanna Iorio, Monica Maggi, Beppe Costa, Mahmoud Darwish, Naim Araidi, Gianni Rodari e altri autori, proprio con l’intento di sottolineare il compito sociale di ogni cittadino, cioè quello di essere partecipanti attivi di una società che agisce anche a nostro nome (non dimentichiamocelo, che ci piaccia o meno). Visto il background artistico delle organizzatrici, la cosa non poteva che prendere una piega poetica; e cos’altro meglio della poesia poteva essere usata come mezzo di comunicazione, visto che la poesia stessa è voce di sentinella che urla i soprusi svolti contro l’umanità tutta?
Al ponte della musica è arrivata anche la polizia con tanto di ispettore, perché ovviamente ai sensi dell’articolo 18 TULPS. 773/31, “I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore.”. E così è rimasta traccia anche sotto questo punto di vista, ogni partecipante è giunto al ponte con la fotocopia del permesso del Questore in tasca, dove c’è scritto nero su bianco che il giorno 6 settembre il ponte della musica di Roma è stato usato per “un ponte di libri per Gaza” dalle 19:00 alle 20:00.