Un tritarifiuti per ridurre la Tares del 50 per cento

Un tritarifiuti per ridurre la Tares del 50 per cento

E’ questa la proposta che il Consigliere Libero Gioveni ha presentato oggi in un’apposita conferenza stampa organizzata nella sede del gruppo consigliare del U.D.C. del Comune di Messina a Palazzo Zanca.

Alla presenza del capo gruppo, Mario Rizzo, dell’ex Vicesindaco di Messina, Franco Mondello e degli altri consiglieri del gruppo politico; Gioveni si è presentato alla numerosa e affollata platea dei giornalisti con un tritarifiuti che campeggiava in bella vista al centro del tavolo delle conferenze.

“Questa proposta, continua il Consigliere Gioveni, che può sembrare innovativa, in realtà è prevista dalla legge, che in materia di rifiuti prevede l’utilizzo nelle abitazioni domestiche di questa apparecchiatura che si chiama dissipatore alimentare ma che volgarmente possiamo chiamare tritarifiuti ed il costo si aggira sui 300 euro”.

La proposta, che dovrebbe trasformarsi in un emendamento alla Delibera di modifica del Regolamento della Tarese già iscritta all’ordine del giorno del consiglio comunale, prevede di ridurre del 50% la quota variabile del tributo a cui si dovrebbero aggiungere le ulteriori agevolazioni già previste dal regolamento, sino ad arrivare ad un massimo del 75% di riduzione possibile della quota variabile del tributo.

Tutti gli intervenuti hanno tenuto a precisare che la proposta non ha fini commerciali o di pubblicità del prodotto ma che si base sull’art. 107 della L.152/2006: che prevede lo scarico nella rete fognaria della parte umida dei rifiuti “solo se trattati mediante l’istallazione di apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari previa verifica tecnica degli impianti da parte dell’Ente gestore del servizio idrico”.

Si dovrebbe sviluppare una sinergia con l’AMAM, dice l’ex Vice Sindaco Franco Mondello, d’attuare dopo l’approvazione dell’emendamento, come si è già fatto in occasione della campagna “Caldaie Sicure e sarà eventualmente operativa e applicabile il prossimo anno anche se la tassa dovesse cambiare denominazione. 

La proposta infine prevede di eleminare i sacchetti dell’umido e la rimozione dei cassonetti RSU dislocati in città perché, come dichiara il capo gruppo del U.D.C. Mario Rizzo: “l’utilizzo da parte dei cittadini di Messina del dissipatore alimentare dovrebbe portare ad una sostanziale riduzione della massa “umida” dei rifiuti tanto da rendere non più necessari i cassonetti della raccolta o i maleodoranti sacchetti della spazzatura”.

Pietro Giunta