Gli studenti bolognesi non ci stanno e scoppia la guerriglia. Forti gli scontri avvenuti nelle ultime ore con la Polizia, a causa delle proteste dei collettivi studenteschi che avevano occupato la sede della Biblioteca di Lettere, in via Zamboni.
Proteste sorte a causa dei tornelli installati sia per regolare gli accessi, sia -pare- a causa di furti avvenuti negli ultimi giorni in quella che era la sede storica di numerose opere d’arte letterarie. Ma gli studenti non ci stanno, e vogliono riprendersi quello che a gran voce reclamano come qualcosa di appartenente a loro.
Gli scontri sono sorti a seguito della rimozione, da parte del CUA (collettivo universitario autonomo), dei tornelli lasciati poi in segno di protesta davanti al rettorato, e alla conseguente occupazione avvenuta stamattina della sede, resa quindi da loro nuovamente accessibile. La polizia avrebbe fatto irruzione nella sede per liberarla, scatenando una resistenza da parte degli occupanti e una conseguente guerriglia con tanto di devastazione e lancio di oggetti.
Gli scontri sono, tuttavia, continuati in strada, quando gli studenti, raggiunta piazza Verdi, hanno subito delle cariche contenitive della polizia dai toni abbastanza violenti.
A questo punto, dispersa una buona parte dei manifestanti, la polizia avrebbe continuato a caricare quest’ ultimi che tentavano la fuga attraverso i vicoli secondari. Ulteriori cariche sarebbero avvenute in Via Petroni, e in Via Belmeloro, dopodiché raggiunto l’equilibrio il corteo si è diretto verso la zona San Vitale.
Scontri duri, forti, di cui sul web non mancano video e immagini pubblicate dai partecipanti e anche dai semplici e forse involontari testimoni.