Quarantaquattro studenti dell’Università di Palermo sono pronti a lasciare tutto e andare in Cina per studiare lingua cinese. Intanto per 6 mesi, poi si vedrà. E a giudicare dai dati diffusi dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo per bocca della sua direttrice Mari D’Agostino, nell’Ateneo di Palermo cresce la voglia di Cina. Infatti, ad oggi, sono diverse decine gli studenti palermitani che negli ultimi cinque anni hanno fatto un’esperienza di studio a Chongqing, megalopoli di 32 milioni di abitanti nell’area centromeridionale. Di questi poco meno della metà dopo quell’esperienza ha deciso di trasferirsi definitivamente in Cina per studiare o lavorare.
I quarantaquattro studenti palermitani hanno partecipato alla selezione bandita anche quest’anno dall’Ateneo e che rientra in un accordo di collaborazione con la Sichuan International Studies University – SISU, con sede per l’appunto a Chongqing. Concorrono a 20 borse di studio messe a disposizione dall’Università di Palermo ed altrettante potranno riceverne dal governo cinese. La collaborazione tra i due Atenei, partita nel 2012, ha attivato un’intensa mobilità internazionale. Infatti, ogni anno, non solo decine di studenti di Palermo raggiungono la megalopoli dell’“impero celeste”, ma anche da Chongqing una nutrita delegazione di studenti cinesi arriva a Palermo per studiare sia alla Scuola di Lingua italiana per Stranieri, sia seguendo i corsi regolari universitari. In questo semestre sono 15 gli studenti cinesi della SISU che si trovano nel capoluogo siciliano e i numeri complessivi della mobilità sull’asse Palermo-Chongqing parlano di oltre 150 studenti coinvolti nella mobilità internazionale. “Questa accordo con i colleghi dell’Università SISU – afferma Mari D’Agostino che è anche la referente del progetto-, è cresciuto di anno in anno ed oggi è il più importante progetto di collaborazione internazionale dell’Ateneo di Palermo”.
Le attività organizzate nell’ambito dell’accordo non si limitano alla mobilità internazionale, ma toccano diversi settori didattici, formativi e culturali. Una delle ultime iniziative in ordine di tempo è la collana editoriale “Lettere e pittogrammi” che si propone di far conoscere scrittori e poeti italiani in Cina. Il primo volume raccoglie testi tradotti in cinese di tre fra i più rappresentativi scrittori italiani degli ultimi anni: Evelina Santangelo, Francesco Maino, Viola di Grado.
Il volume sarà presentato ufficialmente in Cina a metà novembre in una importante manifestazione culturale al Consolato di Chongqing alla presenza di Mari D’Agostino, Yang Lin referente del progetto per l’Università SISU e del console generale d’Italia a Chongqing Sergio Maffettone.